DANTE LA LIBERTA MODERNA PER LUIGI MARII D. C. D. G. Á voce più ch'al ver drizzan li volti; PURG: XXVI. 121 NAPOLI STAMPERIA E CARTIERE DEL FIBRENO 1865 AL LETTORE Onde l'autore si sia mosso a scrivere questo libro Ecco come venni nel pensiero di scrivere questo libro. Da un pezzo or qua or là si udiva sentenziare da qualche libero pensante, e da un servo gregge ripetere, che Dante era liberale e padre de' liberali. Ma non appena questi ebbero scacciati d'Italia gli antichi signori, che la regnavano, e se n'ebbero recato il freno nelle mani, che quella voce fievole prima e ristretta entro angusto spazio ingagliardì e si diffuse per modo che suonò alto dall' un capo all' altro del bel paese. Ed a coloro, che abborrivano quell'impresa, e la tenevano per pazza ed ingiusta, diceva la fazione trionfatrice, « sè non aver fatto altro che recare in atto l'idea e il desiderio de'più grandi italiani, massimamente dell'Alighieri; che però anzichè biasimo ed infamia meritavano essi, per l'opera mirabile, e lode e gloria». Avvisando che per tal via riuscirebbero a calmare gli animi commossi, e a |