La psicologia nella Divina commedia: lavoro premiato dalla R. accademia della crusca nel concorso rezziR. Bemporad and Figlio, 1893 - 147 pages |
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La Psicologia Nella Divina Commedia: Lavoro Premiato Dalla R. Accademia ... Enrico Mestica No preview available - 2023 |
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Common terms and phrases
ACCADEMIA DELLA CRUSCA adunque Alberto Magno alcuna Alessandro Vellutello amore anima animale appetito attiva Augusto Conti Averrois Avicenna Beatrice bruti canto canto quindicesimo Carlo Negroni ch'è ché chiama ciascuna cielo commento conoscenza Convivio corpo corpora Dante Alighieri dantesco dell'anima dice San Tommaso Divina Commedia dottrine esso facoltà fantasmi filosofia Firenze forma Gelli guisa habet imagine immortale intel intellectus intelletto intelligibile intende Jacopo l'ajuto l'Alighieri l'amore l'anima l'appetito l'imagine l'uomo liberi libro lume luogo materia memoria mente Metafisica morale natura naturale oggetti opere organi Parad Paradiso Pars pensiero Pietro Alighieri Platone poema poeta potenza principio propria puote pure Purg Purgatorio quae Quaest quod ragione San Tommaso scienze Scolastici sensibili sensitiva senso sensu sente sicut sofia sogno speculativo spirito stelle Summ Summae sunt tale Teologia Theol tratt trova umana uomo vedemo Vedi vegetativa vero Virgilio virtú viva volontà XXVI zione
Popular passages
Page 105 - Che di foco d' amor par sempre ardente, Giovane e bella in sogno mi parea Donna vedere andar per una landa Cogliendo fiori, e cantando dicea : Sappia, qualunque il mio nome domanda, Ch' io mi son Lia, e vo movendo intorno Le belle mani a farmi una ghirlanda. Per piacermi allo specchio qui m' adorno ; Ma mia suora Rachel mai non si smaga Dal suo miraglio, e siede tutto giorno.
Page 116 - Esce di mano a Lui, che la vagheggia Prima che sia, a guisa di fanciulla, Che piangendo e ridendo pargoleggia, L' anima semplicetta, che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla. Di picciol bene in pria sente sapore ; Quivi s' inganna, e dietro ad esso corre, Se guida o fren non torce suo amore.
Page 125 - Se così fosse, in voi fora distrutto Libero arbitrio, e non fora giustizia, Per ben, letizia, e per male, aver lutto. Lo cielo i vostri movimenti inizia, Non dico tutti: ma, posto ch...
Page 102 - Amor che nella mente mi ragiona, Cominciò egli allor sì dolcemente, Che la dolcezza ancor dentro mi suona. Lo mio Maestro, ed io, e quella gente Ch' eran con lui, parevan sì contenti, Come a nessun toccasse altro la mente.
Page 73 - Nell' ora che comincia i tristi lai La rondinella presso alla mattina, Forse a memoria de' suoi primi guai, E che la mente nostra peregrina Più dalla carne, e men da...
Page 50 - Così parlar conviensi al vostro ingegno, però che solo da sensato apprende ciò che fa poscia d'intelletto degno. Per questo la Scrittura condiscende a vostra facultate, e piedi e mano attribuisce a Dio, ed altro intende ; e Santa Chiesa con aspetto umano Gabriel e Michel vi rappresenta, e l'altro che Tobia rifece sano.
Page 115 - E perchè la sua conoscenza prima è imperfetta, per non essere sperta, nè dottrinata, piccioli beni le paiono grandi; e però da quelli comincia prima a desiderare. Onde vedemo li parvoli desiderare massimamente un pomo; e poi più oltre procedendo, desiderare uno uccellino; e poi più oltre, desiderare bello vestimento; e poi il cavallo, e poi una donna, e poi ricchezza non grande, e poi più grande, e poi più.
Page 133 - O cupidigia, che i mortali affonde Sì sotto te, che nessuno ha podere Di trarre gli occhi fuor delle tue onde! Ben fiorisce negli uomini il volere; Ma la pioggia continua converte In bozzacchioni le susine vere. Fede ed innocenzia son reperte Solo ne' parvoletti; poi ciascuna Pria fugge, che le guance sien coperte.
Page 125 - A maggior forza ed a miglior natura Liberi soggiacete : e quella cria La mente in voi, che il Ciel non ha in sua cura.
Page 114 - Che l' universo a Dio fa simigliante. Qui veggion l' alte creature l' orma Dell' eterno valore, il quale è fine, Al quale è fatta la toccata norma. Nell' ordine ch' io dico sono accline Tutte nature per diverse sorti, Più al principio loro e men vicine; Onde si muovono a diversi porti Per lo gran mar dell' essere, e ciascuna Con istinto a lei dato che la porti. Questi ne porta il fuoco inver la luna, Questi ne' cuor mortali è permotore, Questi la terra in sè stringe ed aduna.