La Piccarda Donati: racconto storico fiorentino |
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... E giunge tempo che perder la face , piange e sospira genuflessa ad un pietoso crocifisso ; le mani ha giunte sul petto , la testa divotamente inchi- nata : ella prega . Bella è la vergine quando ristretta in suo pudore intende - -- 7.
... E giunge tempo che perder la face , piange e sospira genuflessa ad un pietoso crocifisso ; le mani ha giunte sul petto , la testa divotamente inchi- nata : ella prega . Bella è la vergine quando ristretta in suo pudore intende - -- 7.
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... testa ; inoltre cinture con vaghi fibbiali di pietre preziose legate in oro , e vestiti di drappi ricamati in seta con fregi di bottoni d ' argento dorato ; sebbene , vi avesse belle giornee di dommaschino , e giubbe di zendado , e ...
... testa ; inoltre cinture con vaghi fibbiali di pietre preziose legate in oro , e vestiti di drappi ricamati in seta con fregi di bottoni d ' argento dorato ; sebbene , vi avesse belle giornee di dommaschino , e giubbe di zendado , e ...
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... testa e sul velo . Altre assai nel medesimo tempo si oc- cupavano de ' pregi e dei difetti dello sposo , e qui sì che dicevano ! • Messer Forese figlio di Simone Donati era un gio- vine membruto e rubicondo , di sembiante pacifico e ben ...
... testa e sul velo . Altre assai nel medesimo tempo si oc- cupavano de ' pregi e dei difetti dello sposo , e qui sì che dicevano ! • Messer Forese figlio di Simone Donati era un gio- vine membruto e rubicondo , di sembiante pacifico e ben ...
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... testa la vertigine tanto da stramazzare . Che supplizio fu quello per Nella e per la giovinetta che stavale a manca ! Fi nalmente cessò il ballo , scoppiò un evviva , indi capita- rono in Por Santa Maria , in Vacchereccia e là ad Or San ...
... testa la vertigine tanto da stramazzare . Che supplizio fu quello per Nella e per la giovinetta che stavale a manca ! Fi nalmente cessò il ballo , scoppiò un evviva , indi capita- rono in Por Santa Maria , in Vacchereccia e là ad Or San ...
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... accozza- mento , e questa volta sì gli uni che gli altri non pote- ron contenersi dal brandire anche qualche frammento di pertica , onde avvenne che qualche testa fu ammaccata o pesto qualche naso . Mirabili prove fecero i gialli - 31.
... accozza- mento , e questa volta sì gli uni che gli altri non pote- ron contenersi dal brandire anche qualche frammento di pertica , onde avvenne che qualche testa fu ammaccata o pesto qualche naso . Mirabili prove fecero i gialli - 31.
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alcuna allora alquanto amore anco animo appresso Arno Aspasia avea avesse badessa Belacqua bella buon Buoso Calandrino casa cavalieri cavalli chè cherico chiesa cielo città colla compagni Corso Donati costui cotesto Cristo cuore Dante dico dimanda dinanzi Dino Compagni Dino Frescobaldi dolce donne donzella ebbe erano Ezzelino fanciulla Farinata favellare fece figlia figliuolo Firenze Forese frate Masseo gagliarda Geri Spini ghibellini giorno giovane gran grida guarda guelfi Iddio indi innanzi intanto l'anima lasciò limosina Lippo lunga madre maestro Maestro Adamo mano maraviglia Masseo medesimo mente messer Corso messere mezzo monaca monastero morte Nèlla notte novella nuovo occhi padre palagio parole passi pensava perciocchè petto Piccarda Donati Disp povero prego prete quivi ragione Rossellino Rosso della Tosa sala sangue Santa Croce sentì Signore Simone Donati Sinibaldo sposo stanza stra suore Tosinghi tratto trovato uomini uomo Vallombrosa vecchio vedere virtù viso volete
Popular passages
Page 286 - Lucevan gli occhi suoi più che la stella : E cominciommi a dir soave e piana, Con angelica voce, in sua favella : O anima cortese Mantovana Di cui la fama ancor nel mondo dura, E durerà quanto il moto lontana : L' amico mio, e non della ventura, Nella diserta piaggia è impedito Sì nel cammin, che volto è per paura : E temo che non sia già sì smarrito, Ch' io mi sia tardi al soccorso levata, Per quel ch' io ho di lui nel Cielo udito.
Page 519 - ve '1 vocabol suo diventa vano, arriva' io forato ne la gola. fuggendo a piede e sanguinando il piano. Quivi perdei la vista e la parola; nel nome di Maria fini', e quivi caddi, e rimase la mia carne sola. Io dirò vero, e tu '1 ridi tra' vivi: l'angel di Dio mi prese, e quel d'inferno gridava: 'O tu del ciel, perché mi privi?
Page 467 - Io fui nel mondo vergine sorella : E se la mente tua ben si riguarda, Non mi ti celerà l'esser più bella; Ma riconoscerai ch' io son Piccarda, Che, posta qui con questi altri beati.
Page 521 - Macina; e in tanto fu la fortuna piacevole alla beffa, che, mentre Calandrino per lo fiume ne venne e poi per la città, niuna persona gli fece motto, come che pochi ne scontrasse, per ciò che quasi a desinare era ciascuno.
Page 41 - La mia sorella, che tra bella e buona Non so qual fosse più , trionfa lieta Nell'alto Olimpo già di sua corona: Sì disse prima; e poi qui non si vieta Di nominar ciascun , da ch' è sì munta Nostra sembianza via per la dieta.
Page 521 - Calandrino non me ne farà più niuna; e se io gli fossi presso, come stato sono tutta mattina, io gli darei tale di questo ciotto...
Page 520 - La pioggia cadde, ed a' fossati venne Di lei ciò che la terra non sofferse: E come a' rivi grandi si convenne, Vèr lo fiume real tanto veloce Si ruinò, che nulla la ritenne.
Page 67 - 1 cor per sua magione, dentro la qual dormendo si riposa tal volta poca e tal lunga stagione. Bieltate appare in saggia donna pui, che piace agli occhi sì, che dentro al core nasce un disio de la cosa piacente; e tanto dura talora in costui, che fa svegliar lo spirito d'Amore. E simil face in donna orno valente.