Collezione di opuscoli danteschi, inediti o rari, Volume 8conte Giuseppe Lando Passerini S. Lapi, 1894 |
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... mette a cima degli esseri creati sulla terra , e lo ren- de capace di estendere le sue cognizioni su tutti gli ordini delle cose , e dirigere la sua attività morale e fisica su tutti i dominî della esistenza . E tal facoltà di rimontare ...
... mette a cima degli esseri creati sulla terra , e lo ren- de capace di estendere le sue cognizioni su tutti gli ordini delle cose , e dirigere la sua attività morale e fisica su tutti i dominî della esistenza . E tal facoltà di rimontare ...
Page 45
... mette que ' del Casentino , massime i conti Guidi , Tra brutti porci , più degni di galle , Che d'altro cibo fatto in uman uso . Purg . , XIV , 43-44 . E cani piccoli , vili e ringhiosi chiama gli aretini : Botoli trova poi ( l'Arno ) ...
... mette que ' del Casentino , massime i conti Guidi , Tra brutti porci , più degni di galle , Che d'altro cibo fatto in uman uso . Purg . , XIV , 43-44 . E cani piccoli , vili e ringhiosi chiama gli aretini : Botoli trova poi ( l'Arno ) ...
Page 61
... mette Dante an- che la pena . Perch'i ' fu ' ribellante alla sua legge , Non vuol che in sua città per me si vegna . Inf . , I , 125-126 . L'oggetto delle pene è il timore o l'esempio , affinchè ognuno si astenga dal delinquere . Per la ...
... mette Dante an- che la pena . Perch'i ' fu ' ribellante alla sua legge , Non vuol che in sua città per me si vegna . Inf . , I , 125-126 . L'oggetto delle pene è il timore o l'esempio , affinchè ognuno si astenga dal delinquere . Per la ...
Page 64
... mette i poltroni che han per pena il semplice disprezzo . 1 Questi non hanno speranza di morte , E la lor cieca vita è tanto bassa , Che invidiosi son d'ogni altra sorte . Fama di loro il mondo esser non lassa ; Misericordia e giustizia ...
... mette i poltroni che han per pena il semplice disprezzo . 1 Questi non hanno speranza di morte , E la lor cieca vita è tanto bassa , Che invidiosi son d'ogni altra sorte . Fama di loro il mondo esser non lassa ; Misericordia e giustizia ...
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Common terms and phrases
alterare i dogmi altrui attaccano la sicurezza Aventino azioni bolgia dell'ottavo cerchio Branca d'Oria Buoso Caco Cambiamenti di gravezza Carlo cerchio Dante trovò ch'io Chè città cittadini codici colpa colui complicità conte Ugolino contravvenzioni corpo sociale d'Italia danno sociale delitti dice dimostrare diritto penale Distinzione delle pene Disturbo alle divine divina Commedia divine funzioni Divulgazione di massime effetto di circostanze erano falso Filippo Argenti filosofia Firenze Frate Gomita frode gente girone Griffolino d'Arezzo Guido da Montefeltro imputabilità ingiuria l'Alighieri l'altro l'autore l'uomo ladri leggi penali lenocinio luogo maestro Adamo male mancanza d'imputabilità massime tendenti mente Michel Zanche misfatti Opuscoli Danteschi Perch'i poema poeta principio privazione proporzione pubblica puniti Purg quell'epoca reati recidiva religione Rinier Rinier da Corneto sarebbe scala delle pene Schicchi scopo sicurezza interna società Tamigi tendenti ad alterare terra Vanni Fucci Venedico volontà XXVI XXVIII XXXIII zione
Popular passages
Page 71 - Mentre ch'io forma fui d'ossa e di polpe che la madre mi die, l'opere mie non furon leonine, ma di volpe. Li accorgimenti e le coperte vie io seppi tutte; e sì menai lor arte, ch'ai fine de la terra il suono uscie.
Page 55 - L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla. Di picciol bene in pria sente sapore : Quivi s'inganna e dietro ad esso corre, Se guida o fren non torce lo suo amore. Onde convenne legge per fren porre, Convenne rege aver che discernesse Della vera cittade almen la torre.
Page 43 - Ahi serva Italia, di dolore ostello, Nave senza nocchiero in gran tempesta , Non donna di provincie , ma bordello...
Page 27 - che per cento milia perigli siete giunti a l'occidente, a questa tanto picciola vigilia d'i nostri sensi ch'è del rimanente non vogliate negar l'esperienza, di retro al sol, del mondo sanza gente. Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza".
Page 67 - Ed io, che di mirar mi stava inteso, Vidi genti fangose in quel pantano, Ignude tutte, e con sembiante offeso. Questi si percotean, non pur con mano, Ma con la testa, e col petto, e co' piedi, Troncandosi co
Page 85 - Poscia ch' i' ebbi rotta la persona Di due punte mortali, io mi rendei Piangendo a quei che volentier perdona. Orribil furon li peccati miei ; Ma la bontà infinita ha sì gran braccia, Che prende ciò, che si rivolge a lei. Se il pastor di Cosenza, che alla caccia Di me fu messo per Clemente, allora Avesse in Dio ben letta questa faccia, L' ossa del corpo mio sarieno ancora In co...
Page 68 - Per me si va nell' eterno dolore, Per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto fattore : Fecemi la divina potestate, La somma sapienza e il primo amore. Dinanzi a me non fur cose create, Se non eterne, ed io eterno duro : Lasciate ogni speranza, voi ch...
Page 68 - Per me si va nella città dolente, Per me si va nell'eterno dolore, Per me si va tra la perduta gente.
Page 93 - Da ogni bocca dirompea co' denti Un peccatore, a guisa di maciulla, SI che tre ne facea così dolenti. A quel dinanzi il mordere era nulla Verso '1 graffiar, ché tal volta la schiena Rimanea della pelle tutta brulla.
Page 100 - 1 mondo appuzza." Sì cominciò lo mio duca a parlarmi, E accennolle che venisse a proda Vicino al fin de