Manuale di tipografia; ovvero, Guida pratica pei combinatori di caratteri, pei torcolieri e pei legatori di libri |
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a-capo abbreviazioni accenti accento acuto accento circonflesso Acide alcuni altre avanti bianco bisogno capitolo carattere caratteri carta caso cassa cassetti cassettini ciascuna cifre colla colloca colonne comincia comodo comporre compositore composizione consonante convenevole copia corpo correttore correzione cunei dell'impaginatore devono dicasi distribuzione diti pollice dittongo divisione doppio dovrà eseguire filetto foglio forma fregi frontispizio Galbiati giustezza grappe grossezza guernire guernitura Guttemberg impaginatore impiegato indicare interlinee l'impaginatore larghezza lavorante lavoro legatore legno lettera lettere libro linea lingua italiana Lorchè lorquando lunghezza lungo majuscola majuscoletto maniera margine mette mezzo minuscolo numero occorre opere ordinariamente orizzontale pacchettista parentesi parole pezzo piccolo piede pollice poscia possono postille precede prende proto Protoxyde punteggiatura punti quadrati quadratone regola riga righe segnatura segno seguente seguito separa sillaba spazio spirito aspro spirito dolce stampa stamperia tabelle taglio telajo testo timpano tipografia titoli correnti torchio torcoliere troppo trova vantaggio Vedi a pag verticale virgola vocale zione Zircone
Popular passages
Page 188 - A, a; B, b; C, c ; D, d; E, e ; F, f; G, g; H, h; I, i; J, j; K, k ; L, 1; M, m ; N, n...
Page 50 - Bruna sei tu ma bella qual vergine viola; e del tuo vago sembiante io si m'appago che non disdegno signoria d'ancella.
Page 52 - Ma basti omai: va'; del mio dir fa' senno. — Riedi, o regina, alle tue stanze intanto; Me rivedrai colà fra breve: or deggio Dar pochi istanti ad altre cure gravi. SCENA V. FILIPPO, GOMEZ. FILIPPO. Udisti? GOMEZ. Udii. FILIPPO. Vedesti? GOMEZ. Io vidi. FILIPPO. Oh rabbia! Dunque il sospetto? ... GOMEZ. ... È omai certezza . . . FILIPPO. E inulto Filippo è ancor? GOMEZ. Pensa . . . FILIPPO. Pensai. — Mi segui. ATTO TERZO. SCENA I. CABLO , ISABELLA. CABLO. Scusa, deh! scusa l'ardir mio novello:...
Page 39 - ... paura che per amore. La detta città di Firenze è molto bene popolata, e generativa per la buona aria; i cittadini bene costumati, e le donne molto belle e adorne; i casamenti bellissimi, pieni di molte bisognevoli arti "), oltre all'altre città d'Italia. Per la quale cosa molti di lontani paesi la vengono a vedere, non per necessità, ma per bontà de...
Page 270 - C 0 E F G H 1 K L M N 0 P Q A B 4 D E F G H 1 K L M N 0 P Q A B C 5...
Page 43 - E la gola è il capo lista, anzi la gola produce il resto: e voi altri signori giovani quando mangiavate a crepapelle, invece d'andare a scuola, stavate a letto; e quando i poveri lettori s'arrapinavano per farvi intender qualcosa, voi altri rispondevate sbadigliando. E m'a...
Page 52 - Veggo l'astuccio, di pelle rilucente ornato e d'oro, sdegnar la turba, e gli occhi tuoi primiero 845 occupar di sua mole: esso a mill'uopi opportuno si vanta, e in grembo a lui, atta agli orecchi, ai denti, ai peli, all'ugne, vien forbita famiglia. A lui contende i primi onori d'odorifer'onda...
Page 56 - 1 regno d'Amor sì vario stile; Ch'è tanto or tristo, quanto mai fu lieto. Nessun visse giammai più di me lieto: Nessun vive più tristo e giorni e notti: E doppiando '1 dolor, doppia lo stile, Che trae del cor sì lacrimose rime. Vissi di speme, or vivo pur di pianto, Né centra Morte spero altro che Morte. Morte m'ha morto; e sola può far Morte Ch'i...
Page 95 - Bando poi al pessimo uso (pur troppo comune in molte tipografie) di porre alla stampa prima che la forma sia stata perfettamente corretta. Con questo falso sistema, il compositore logora la sua salute ad un lavoro incomodo e fuori di regola, qual è quello di correggere al torchio o alla macchina ... Egli si trova talvolta costretto a fare correzioni strambe per la fretta, intanto che sul capo al torcoliere o al macchinista (a giornata oa fattura che siano) scorrono le ore infruttuose. Ed è per...
Page 325 - E chi non piange ahi duro care; ed ancora gli si giunge all'ultima, come: Chi voI bever, chi voI bevere. Di qui con esempio si raccoglie, che il verso toscano può essere di quattro, di cinque, di sei, di sette, di otto, di nove, di dieci, di undici, e di dodki sillabe: e di si fatti leggerassene in questi fogli.