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S2. Rapporto tra il tempo perduto e le mercedi.

Per conoscere il valore del tempo perduto ne' lavori meccanici, non fa duopo dividere la mercede ordinaria per 24 ore, ma per ore 10 al più, le quali costituiscono la durata giornaliera utile ne' travagli meccanici. Se il valore della vostra giornata è soldi 24, e il tempo perduto ore 5, sarà il valore di esso per lo meno soldi 12.

Se nella stessa giornata invece di 10 ore siete forzato a lavorarne 15, voi non avrete diritto soltanto a soldi 36, ma a 48 per lo meno; giacchè, siccome l'uomo non regge alla fatica di 10 ore giornaliere, se non perchè ne ha 14 di riposo, perciò se invece di 10 lavora la fatica non sarà come I e mezzo ma come 2. Egli è questo sì vero, che negli ospitali ambulanti crescono gli ammalati in ragione della celerità e continuazione delle marcie forzate.

15 ore

Questo non è finito; a scanso di ripetizioni e per ragioni d'ordine, vedi il capo seg. al § 9.

§ 3. Rapporto tra le perdite di tempo ne' travagli meccanici e ne travagli intellettuali.

Il lucro cessante per tempo perduto, allorchè si tratta di lavori intellettuali, non può essere desunto dalle ore d'interruzione, giacchè l'interruzione d'un lavoro intellettuale per un'ora, fa perdere le idee antecedentemente raccolte; quindi volendo rimettersi in carriera è necessario nuovo tempo per richiamarle, riordinarle stabilirle nello stato primitivo: non succede lo stesso ne' lavori meccanici. Con uno spillone del diametro di dieci linee voi trapassate una stoffa od una tela, la rottura non va al di là di 10 linee : se all'opposto con spillone del diametro d'una linea rompete un solo filo d'una maglia, la rottura va estendendosi sino alle estremità; ecco la differenza tra l'interruzione de' travagli meccanici e l'interruzione de' travagli intellettuali. Ne' travagli meccanici 10 ore di lavoro interrotto sono quasi uguali a 10 ore di lavoro continuato; ne'travagli intellettuali questa equazione non sussiste. Supponete dunque, per modo d'esempio, che nel giro d'un anno un falegname, un ferrajo, un tor

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cogliere od altro simile artista sia stato interrotto da illegittime molestie, vessazioni, disturbi qualunque 300 volte, ed un'ora ciascuna volta; la perdita sarà di giornate 30, ritenendo 10 ore per ogni giornata. Ma se supponete che le stesse interruzioni siano successe nei lavori d'un avvocato d'un giudice d'un professore, d'un compositore di musica, d' un letterato qualunque, la durata dell'interruzione reale non sarà ore 300 ossia giornate 30, ma sarà un multiplo di esse cioè sarà 30 moltiplicato per 3, per 4, per 5 od altro secondo la difficoltà de' relativi lavori intellettuali, ed aggiungete che la dunata giornaliera innocua di questi è minore di ore 10 (1).

(1) Benchè le esposte proposizioni, di ulteriori prove non abbisognino, ciò non ostante citerò le parole d'Alfieri per que lettori che non ammettono una proposizione se non le veggono a fianco un' autorità: « In « quel solo inverno, nella quiete e libertà della villa, « feci assai più lavoro che non avessi fatto mai in così « breve spazio di tempo; cotanto la continuità del pensare ad una stessa cosa, e il non aver divagazioni « ně dispiaceri, abbreviandoci le ore ad un tempo, ce « le moltiplica ». (Opere postume, tom. XIII, pag. 162.)

$ 4. Tra le durate quale debbasi intendere, se non venne specificata.

Quando si parla del tempo necessario ad un prodotto per giungere a maturità, ad una macchina per restare attiva, ad un'azione per essere eseguita ecc., si intende sempre il tempo medio osservato nel luogo in cui si parla, e quale risulta dall' esperienza delle persone pratiche, confermato da molti anni. Nell' Olona il frumento sta nella terra 8 mesi circa, e nel giro d'un anno lascia luogo ad una seconda produzione. Nel Bormiese il frumento resta in terra 12 mesi; seminato in seminato in agosto, si raccoglie nel venturo agosto, e non permette una seconda produzione. Vendendomi il vostro terreno, voi m' avete fatto supporre due produzioni nel Bormiese come nell' Olona; il danno risultante, dal contratto, per l'inganno relativo al tempo, è uguale al valore annuo della seconda produzione supposta, moltipli cato per 18 o per 20 o per 22. Un truffatore vendendo una miniera di carbon fossile accerta che quel combustibile s'asciuga in mesi sei, cosicchè dopo questo tempo è atto alla consueta combustione. Siffatta attitudine vi dice che lo stesso

portico servirà in un anno a due produzioni. Se all' opposto quel carbone, per giungere allo stato di siccità, invece di sei mesi ne richiede dodici, allora saranno necessarie le seguenti spese :

1.o Doppio portico, quindi doppio capitale per costruirlo;

2. Doppio terreno destinato al portico, quindi doppio affitto annuo; 3. Doppia spesa di riparazione e sorveglianza.

La quantità del danno sarebbe uguale a questi tre elementi.

$ 5. Ore della giornata nelle quali è massima o minima la pena o la multa per la stessa ingiuria.

I vecchi statuti convengono nello stabilire per la stessa ingiuria la pena come uno, se fatta di giorno, come due, se di notte.

Ebbero dunque ragione i giudici di chiedere cosa dovevasi intendere per giorno, acciò nell' esecuzione de' giudizj non venisse assoggettato, per es., a dieci anni di carcere quello cui cinque soltanto destinava la legge.

Per giorno anticamente intendevasi quello spazio che il sol levante unisce al sol ponente.

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