Page images
PDF
EPUB

་་

cognita habere potuit? Suam ipsius mentem nisi ante omnia « considerasset, neque cogitandi, neque extensionis puræ no«tionem ullibi fuisset assecutus. Originis vero unde eam « hauserit, oblitus, in Deo seu infinito bina illa attributa clara « idea intueri se persuasum habebat 1. » Qual prova più chiara potrebbe aversi del psicologismo spinoziano? Il Paulus fu ingannato dalla forma geometrica dell' Etica, e credette che lo Spinoza nell' inventare il suo sistema usasse il metodo adoperato per esporlo, commettendo, rispetto a questo filosofo, lo stesso errore, che Galileo imputava ai Peripatetici de' suoi tempi, riguardo al loro maestro. Ma lo Spinoza fu condotto al panteismo dalla dottrina cartesiana; la quale è essenzialmente psicologica. E ch' egli non sia schietto ontologista, può raccogliersi, così dall' Etica stessa, dove incomincia con assiomi e proposizioni astratte, come da altri luoghi, dove afferma che l' esistenza di Dio non è una verità per sè nota, ma abbisogna di dimostrazione 3. Quello, che il Paulus aggiunge, cioè che lo Spinoza avrebbe schivato il fatalismo, procedendo psicologicamente, e quindi trasferendo in Dio la libertà del nostro animo è pur falso, e mostra una conoscenza superficiale di questo metodo. Imperocchè egli è vero che il psicologista trova in sè il libero arbitrio; ma egli può solo ammetterlo come una vana apparenza, finchè non si appoggia a un fondamento ontologico. Ora, se per rinvenire questa base, egli sale all' Ente, non potendo incontrare nel suo processo l'idea di creazione, egli dee immedesimare con esso Ente tutte le esistenze, dee averle per necessarie, e considerare la propria libertà, come una semplice apparenza, destituita d' individualità personale, e perciò di sussistenza effettiva.

[ocr errors]

1 SPINOZA, Op., tom. II, p. vi, vII.

2 Dial. I. Op. Milano, 1811, tom. XI, p. 157, 158.

3 Tract. theol. pol., cap. 6, tom. I, p. 257.

4 SPINOZA, Op., tom. II, p. vi.

NOTA 52.

Che le tradizioni rabbiniche abbiano aiutato il panteismo dello Spinoza, apparisce dal seguente passo della sua epistola ventunesima : « Omnia in Deo esse et in Deo moveri cum Paulo

affirmo, et forte etiam cum omnibus antiquis philosophis, «licet alio modo: et auderem etiam dicere cum antiquis omni«bus Hebræis, quantum ex quibusdam traditionibus, tametsi "multis modis adulteratis, conjicere licet1. >>

NOTA 55.

L' Hegel colloca l' essenza dell' assoluto nel pensiero schietto, perchè la sola virtù cogitativa gli rappresenta la sintesi dell' unità e della varietà in un individuo unico. Egli tolse manifestamente la sua ipotesi dalla teorica leibniziana della percezione costituente la monade; e ripose nel pensiero la natura di Dio, per le stesse cagioni, che mossero il Leibniz a considerare la percezione, come lo stato intrinseco ed essenziale di ogni forza 2. Ma il presupposto del Leibniz è plausibile nel giro secondario delle esistenze; laddove non può ammettersi, senza temperativo, negli ordini assoluti dell' Ente.

Noterò qui di passata, che se la parte viziosa della filosofia tedesca, dal Kant in poi, è un portato del Cartesianismo, ciò che vi si trova di meglio, o di men reo, è tolto quasi tutto dalle dottrine leibniziane. La monadologia sola, accoppiata col psicologismo, produsse la filosofia critica; col panteismo, le dottrine ontologiche dello Schelling e dell' Hegel.

1 Op., tom. I, p. 509.

LEIBNIZ, Op. omn., ed. Dulens. Geneva, 1768, tom. II, part. 1, p. 2, 3, 21, 22, 227, 331, et al. passim.

TAVOLA E SOMMARIO.

CAPITOLO TERZO.

DELLA DECLINAZIONE DEGLI STUDI SPECULATIVI, IN ORDINE ALL' OGGETTO.

Della Idea.

stessa.

[ocr errors]

È primitiva, indimostrabile, evidente, e certa per sè Necessità della parola, per determinare e ripensare l'Idea. I progressi della cognizione ideale rispondono alla perfezione dello strumento, con cui si lavora, cioè della parola. · Il linguaggio fu inventato dall' Idea, che parlò sè stessa. — L`evidenza e la certezza riflessiva abbisognano della parola. Il sensibile è necessario per poter ripensare l'intelligibile. L'Idea è l'unità organica, la forza motrice, e la legge governatrice del genere umano. L'Idea è l'anima delle anime, l'anima della società universale. Ella può oscurarsi, ma non ispegnersi affatto. - Del suo primo oscuramento, e degli effetti, che ne seguirono. Perdita dell' unità ideale, e morte morale del genere umano. Diversità delle stirpi. Dell' instaurazione sovrannaturale dell' unità primitiva. Del genere umano, secondo l'elezione, sostituito al genere umano, secondo la natura. La Chiesa è la riordinazione elettiva e successiva del genere umano. Vicende storiche della Chiesa. - Colla perdita dell' unità ideale venne meno al genere umano la sua infallibilità, che passò nella Chiesa. - Quando il genere umano riacquisterà questo privilegio. Chi è fuori della Chiesa, è fuori Composizione organica della Chiesa. La

del genere umano.

[ocr errors]

Chiesa è conservatrice e propagatrice dell' Idea: unisce il prin

cipio della quiete a quello del moto.

Delle formole definitive

della Chiesa. Della scienza ideale, razionale e rivelata. Attinenze reciproche di queste due parti. · La scienza razionale, o sia la filosofia, si distingue in due grandi epoche, ciascuna delle quali corrisponde a una rivelazione. - Il nesso fra la rivelazione e la filosofia è la tradizione. L'alteramento della tradizione, e quindi della verità, fu nella sua origine una confusione delle lingue. L'effetto di questa confusione fu il gentilesimo. L'organizzazione ecclesiastica è la sola via, con cui si possa conservare intatta la tradizione. Della Chiesa giudaica, e della sua diversità dalla cristiana. La filosofia gentilesca avea colla rivelazione primitiva una relazione diversa da quella, che corre tra la filosofia cristiana e la rivelazione evangelica. Due tradizioni, religiosa e scientifica. Due classi di sistemi filosofici; gli uni tradizionali e ortodossi; gli altri antitradizionali ed eterodossi. — I primi suddividonsi in progressivi, e regressivi. Qualità principali, per cui i sistemi eterodossi si distinguono dagli ortodossi. La filosofia ortodossa è perpetua. - Vari modi, con cui i sistemi eterodossi possono rompere il filo della tradizione. Tre età della filosofia cristiana. Dell' età moderna. Del psicologismo: definizione di esso, e dell' ontologismo, che gli è contrario. Il psicologismo è l'eterodossia moderna delle scienze filosofiche. - Renato Descartes è il suo fondatore; gran matematico, meschinissimo filosofo. Paralogismi puerili del suo metodo.

-

[ocr errors]

[ocr errors]

-

Presunzione intollerabile

del suo assunto e delle sue promesse. Cagioni, per cui il Cartesianismo invalse, ed ebbe una certa voga. - Due dottrine e due

[ocr errors][merged small][merged small][merged small]

letterature in cospetto l'una dell'altra, tra il secolo decimoquinto e il sedicesimo. Abusi e disordini, che allora regnavano. Necessità di una riforma cattolica. Tre riforme eterodosse; due religiose, la terza filosofica. Il tedesco Lutero, e l'italiano ocino, autori delle due prime; il francese Descartes, della terza. - Vizi della Scolastica, che prepararono gli errori più moderni. . Il Analogia del metodo protestante col metodo cartesiano. Descartes non liberò la filosofia, come oggi si crede, ma la ridusse

[ocr errors]
« PreviousContinue »