Paralipoemeni della Batracomiomachia di Giacomo LeopardiBaudry, 1842 - 136 pages |
Other editions - View all
Common terms and phrases
alcun alfin allato allor alme anco animali antica appo aprica assai avea avean avria avrian bestie Brancaforte Caggia Camminatorto campo canto Cartago carte Ch'a Chè ciaschedun ciel città civil conte crede d'ogni Dedalo deserto diè dimandar dinanzi dritto durabil ebbe eletto eran eterno Etiopi fera fuggir general gente gran granchi guerra immantinente inferni insino intenti intorno l'altro Leccafondi loco lucerna lume lunga Mangiaprosciutti maraviglia mestier Miratondo mondo monte mortal morte narrò natura nemica nessun nome notte novo omai Omero oscura PARALIPOMENI DELLA BATRACOMIOMACHIA parea parve patria patto paura pensiero peregrin periglio piaggia piè pipistrello poco popolo Poscia pria quei quivi ragion rane ranocchi regno ritorno Rodipan Rubatocchi s'udia sanscrita sciolta seggio seguitando selva Senzacapo signor soricine Spoleto stanchi stelle strana suol terra Teseo Topaia topesco topi topolin tornar tosto trono trovato uffizio valle vede veder vento Vesuvio vide virtù vista
Popular passages
Page 15 - Di Roma là sotto l'eccelse moli, Pigmeo, la fronte spensierata alzando, Percote i monumenti al mondo soli Con sua verghetta, il corpo dondolando; E con suoi motti par che si consoli, La rimembranza del servir cacciando. Ed è ragion ch'a una grandezza tale L'inimicizia altrui segua immortale.
Page 58 - Ebbe negli altri non minor fortuna, Fuor nel prossimo a questo, ove se intera La mia mente oso dir, portò ciascuna Facoltà nostra a quelle cime il passo Onde tosto inchinar l'è forza al basso.
Page 14 - L'altre sedi parer vide a' suoi figli. Senton gli estrani, ogni memoria un nulla Esser a quella ond'è l'Italia erede; Sentono, ogni lor patria esser fanciulla Verso colei ch'ogni grandezza eccede; E veggon ben che se strozzate in culla Non fosser quante doti il ciel concede, Se fosse Italia ancor per poco sciolta, Regina torneria la terza volta.
Page 47 - O costanza, o valor de' prischi tempi! Far gran cose di nulla era vostr'arte, Nulla far di gran cose età di scempi Apprese da quel di che il nostro marte Costantin, pari ai più nefandi esempi, Donò col nostro scettro ad altra parte.