La Divina commedia di Dante Alighieri, con commento del prof. Giacomo Poletto, Volume 1Tournay, 1894 - 4 pages |
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... Giuliani ( 1 ) , scriveva così : Il Commentatore ( il Giu- liani ) unificava la vita sua , del suo intelletto e del suo affetto , con la vita del suo Autore : ragione somma dell ' intenderlo bene . L'amore è interprete d'ogni segreto ...
... Giuliani ( 1 ) , scriveva così : Il Commentatore ( il Giu- liani ) unificava la vita sua , del suo intelletto e del suo affetto , con la vita del suo Autore : ragione somma dell ' intenderlo bene . L'amore è interprete d'ogni segreto ...
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... Giuliani , e che è tutto compreso nella semplice formola Dante spiegato con Dante ; formola da non pochi mal capita , da altri non voluta capire e perfino derisa , come non fosse sinanco evidente che il più autorevole interprete d ' un ...
... Giuliani , e che è tutto compreso nella semplice formola Dante spiegato con Dante ; formola da non pochi mal capita , da altri non voluta capire e perfino derisa , come non fosse sinanco evidente che il più autorevole interprete d ' un ...
Page xv
... Giuliani , come più volte affermò egli stesso ne ' suoi scritti , importa la necessità di conoscere quegli autori , del cui studio nutrì la sua mente e maturò il suo insegno , autori così sacri come profani , sì poeti che prosatori , sì ...
... Giuliani , come più volte affermò egli stesso ne ' suoi scritti , importa la necessità di conoscere quegli autori , del cui studio nutrì la sua mente e maturò il suo insegno , autori così sacri come profani , sì poeti che prosatori , sì ...
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... Giuliani , cosi scriveva : « Ella si è degnato chiamare quel sommo Poeta , un solenne Maestro per me . Non sono vuote que- ste parole . La lettura di Dante non è soltanto un piacere , uno svago , nna lezione ; è una disciplina ...
... Giuliani , cosi scriveva : « Ella si è degnato chiamare quel sommo Poeta , un solenne Maestro per me . Non sono vuote que- ste parole . La lettura di Dante non è soltanto un piacere , uno svago , nna lezione ; è una disciplina ...
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... Giuliani , e ch ' egli effettualmente propugnò per tutta la vita ? Solo così , e non altrimenti che così ci sarà dato di capir Dante de- gnamente , e di vedere che tante affermazioni di chiosatori e di critici non sono che stranezze e ...
... Giuliani , e ch ' egli effettualmente propugnò per tutta la vita ? Solo così , e non altrimenti che così ci sarà dato di capir Dante de- gnamente , e di vedere che tante affermazioni di chiosatori e di critici non sono che stranezze e ...
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Acheronte alcuni Alfieri notò Alichino altra altrove Inf amore anco anima appresso artic avea Barbariccia Bargigi Beatrice bella Benvenuto Boccaccio bolgia buon Buti canz Canzon Capaneo Cerchio Cesari chè chiama chiosa chiosatori Cielo colla colpa commento Conv credo dannati Dante diavoli dice dire divina dolore Epist erano figliuolo Fiorentini Firenze Flegetonte Flegias frase gente Gerione Ghibellini Giuliani Guido Guido da Montefeltro Inferno intendere lascia legge Lucifero luogo Maestro Malacoda mente Minosse mondo morte mostra occhi ottavo Cerchio Ovidio parlare parole passo peccatori pena Poema Poeta ponte Purg Purgatorio quæ quod ragione Scartazzini scrive segg selva senso sente serpente spiega terra terzina Tommaseo Ugolino uomo vedere verso vidi VIII Virgilio Virgilio Æn vivo Vulg XVIII XXII XXIII XXIV XXIX XXVII XXVIII XXXII XXXIII
Popular passages
Page 76 - Luce intellettual, piena d'amore; Amor di vero ben, pien di letizia; Letizia che trascende ogni dolzore.
Page 419 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Page 327 - Ma quello ingrato popolo maligno, Che discese di Fiesole ab antico ; E tiene ancor del monte e del macigno, Ti si farà, per tuo ben far, nimico : Ed è ragion : chè tra gli lazzi sorbi Si disconvien fruttare al dolce fico. Vecchia fama nel mondo li chiama orbi ; Gente avara, invidiosa, e superba : Da' lor costumi fa che tu ti forbì.
Page 1 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Page 6 - Guardai in alto, e vidi le sue spalle Vestite già de' raggi del pianeta , Che mena dritto altrui per ogni calle. Allor fu la paura un poco queta, Che nel lago del cor m...
Page 122 - Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso : Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante : Galeotto fu il libro e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante. Mentre che 1' uno spirto questo disse, L' altro piangeva sì, che di pietade Io venni meno sì com' io morisse ; E caddi, come corpo morto cade.
Page 291 - Con queste genti vid' io glorioso, E giusto il popol suo tanto, che il giglio Non era ad asta mai posto a ritroso, Né per division fatto vermiglio.
Page 350 - O se del tutto se n' è gito fuora? Che Guglielmo Borsiere, il qual si duole ' Con noi per poco, e va là coi compagni, Assai ne crucia con le sue parole. La gente nuova ei subiti guadagni Orgoglio e dismisura han generata, Fiorenza, in te; sì che tu già ten piagni.
Page 701 - tu vuoi ch' io rinnovelli 'Disperato dolor che '1 cuor mi preme " Già pur pensando pria ch' io ne favelli. '' Ma se le mie parole esser den seme '' Che frutti infamia al traditor ch' io rodo, " Parlare e lagrimar vedrai insieme. '' Io non so chi tu sie, nè per che modo * Venuto se' quaggiù ; ma Fiorentino ''Mi sembri veramente quand' io t
Page 46 - E però puote anche la stella parere turbata; e io fui esperto di questo l'anno medesimo, che nacque questa Canzone, ché per affaticare lo viso molto a studio di leggere, in tanto debilitai gli spiriti visivi, che le stelle mi pareano tutte d'alcuno albore ombrate: e per lunga riposanza in luoghi scuri e freddi, e con affreddare lo corpo dell'occhio con acqua chiara, rivinsi la virtù disgregata, che tornai nel primo buono stato della vista.