La riforma della dialettica hegeliana e altri scritti

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G. Principato, 1923 - Philosophy, Modern - 279 pages
 

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Page 201 - ... così perfettamente, e ne ha così assoluta certezza, quanto se n'abbia l'istessa natura; e tali sono le scienze matematiche pure, cioè la geometria e l'aritmetica, delle quali l'intelletto divino ne sa bene infinite proposizioni di più, perché le sa tutte, ma di quelle poche intese dall'intelletto umano credo che la cognizione agguagli la divina nella certezza obiettiva, poiché arriva a comprenderne la necessità, sopra la quale non par che possa esser sicurezza maggiore.
Page 201 - ... dico che l'intelletto umano ne intende alcune così perfettamente, e ne ha così assoluta certezza, quanto se n'abbia l'istessa natura; e tali sono le scienze matematiche pure, cioè la geometria e l'aritmetica, delle quali l'intelletto divino ne sa bene infinite proposizioni di più...
Page 246 - Il metodo dell' immanenza, adunque, consiste nel concetto della concretezza assoluta del reale nell'atto del pensiero, o nella storia: atto che si trascende quando si comincia a porre qualche cosa (Dio, natura, legge logica, legge morale, realtà storica come insieme di fatti, categorie spirituali o psichiche di là dall'attualità della coscienza) che non sia lo stesso Io come posizione di sé, o come Kant diceva, l'Io penso. Il metodo dell' immanenza è il punto di vista e la legge dell...
Page 11 - Ma la questione è appunto qui: questo processo dialettico, in cui la realtà è mediata, e però ha un'intrinseca idealità dentro di se stessa, ossia un momento già superato e conservato, questo processo, che è la concretezza o realizzazione dell'idea, non è moltiplicabile dal punto di vista trascendentale, ma solo dal punto di vista empirico o storico: e...
Page 14 - ... tutto è pensiero, tutto è anche categoria. Quindi non c'è una filosofia della natura e una filosofia dello spirito, oltre la logica ; e quindi la deduzione non si esaurisce mai; ed è vera la logica hegeliana, in quanto è vera ogni logica, ogni alitar di pensiero, e ogni stormire di foglia (inteso nella sua intrinseca intimità autocreativa, e però spirituale).
Page 69 - Ora, come vedremo brevemente, dico in altro modo; ma l' antico mio detto è sempre meglio de' chiarimenti della Nota; se non altro, indica il vero nodo della difficoltà, e le Note fanno la cosa assai facile. Per me questa posizione imbrogliata dell'essere e del non-essere (lo stesso e non lo stesso ) è la viva espressione della natura del pensare. Se si toglie di mezzo il pensare, non se ne capisce niente. Ora a questo tendono i sullodati commentatori: ridurre il pensare a mera riflessione estrinseca;...
Page 35 - ... il non-essere. Questo dire: io sono il pensare, e non potermi afferrare come pensare — questa inquietezza, quest'essere che è la stessa inquietezza — questo è il divenire. (Io non posso afferrar l'atto come atto, come energia, come, direi, agens; l'atto afferrato non è piu atto: è aduni)"1.
Page 207 - Anzi questo nulla da esso è posto; ed è, perché nulla del pensiero, pensiero del nulla; ossia pensiero cioè tutto. Non la tesi rende possibile la sintesi, ma, al contrario, la sintesi rende possibile la tesi, creandola con l'antitesi sua, ossia creando se stessa. E però l'atto puro è autoctisi.
Page 35 - Adunque, perché il no ? il non-essere, la negazione ? e dopo, e nonostante il sì, l'essere, l'affermazione ? Perché non è solo il sì ? Perché tutto non è essere ? Questo è lo stesso problema del mondo, lo stesso enigma della vita, nella sua massima semplicità logica...
Page 156 - Lineamenti di una logica come scienza del concetto puro poichè il giudizio storico, in cui egli fa consistere l'attività storiografica, come unità di concetto o filosofia e d'intuizione o arte, è appunto una sintesi a priori, in modo che la filosofia e l'arte, in quanto elementi di tale giudizio, siano ciascuno per sè un'astrazione arbitraria e irreale, la cui realtà è nel giudizio storico

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