La Divina commedia di Dante Alighieri, con commento del prof. Giacomo Poletto, Volume 2Tournay, 1894 - 4 pages |
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... chè per morti in tal colpa non vi può essere ammenda ( cf. Purg . , XXIV , 84 ) , ma l'anime si puri- ficano delle lievi macchie , colle quali passarono di questa vita ( cf. Purg . , XI , 34-36 ; XIII , 88-90 ) . Quindi il santo monte è ...
... chè per morti in tal colpa non vi può essere ammenda ( cf. Purg . , XXIV , 84 ) , ma l'anime si puri- ficano delle lievi macchie , colle quali passarono di questa vita ( cf. Purg . , XI , 34-36 ; XIII , 88-90 ) . Quindi il santo monte è ...
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Francesco Zanotto. 100 105 Sì ch ' ogni sudiciume quindi stinga : Chè non si converria l'occhio sorpriso D ' alcuna nebbia andar davanti al primo Ministro , ch'è di quei di Paradiso . Questa isoletta intorno ad imo ad imo , Laggiù , colà ...
Francesco Zanotto. 100 105 Sì ch ' ogni sudiciume quindi stinga : Chè non si converria l'occhio sorpriso D ' alcuna nebbia andar davanti al primo Ministro , ch'è di quei di Paradiso . Questa isoletta intorno ad imo ad imo , Laggiù , colà ...
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... chè di qua dichina Questa pianura a ' suoi termini bassi . L'alba vinceva l ' ora mattutina , 36 37 38 106-108 . L'Alfieri nota il primo . Poscia , compite le due azioni indicate . Reddita , ritorno ; anco in prosa nel trecento ...
... chè di qua dichina Questa pianura a ' suoi termini bassi . L'alba vinceva l ' ora mattutina , 36 37 38 106-108 . L'Alfieri nota il primo . Poscia , compite le due azioni indicate . Reddita , ritorno ; anco in prosa nel trecento ...
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... chè noi , che Dio vedemo , Non conosciano ancor tutti gli eletti ; ed è un monito che vale anche pei chiosatori e pei critici di Dante ; i quali dovrebbero attentamente vedere e meditare con quanta cautela , con che sobrietà il sommo ...
... chè noi , che Dio vedemo , Non conosciano ancor tutti gli eletti ; ed è un monito che vale anche pei chiosatori e pei critici di Dante ; i quali dovrebbero attentamente vedere e meditare con quanta cautela , con che sobrietà il sommo ...
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... chè dinota portar novelle di pace , o di vittoria ; » Il Vettori : « E quelli che andavano a dimandar pace e cercavano d ' esser ricevuti per amici , porta- vano in mano un ramoscel d'olivo ; e così quegli che , lontani ancora , signi ...
... chè dinota portar novelle di pace , o di vittoria ; » Il Vettori : « E quelli che andavano a dimandar pace e cercavano d ' esser ricevuti per amici , porta- vano in mano un ramoscel d'olivo ; e così quegli che , lontani ancora , signi ...
Contents
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Common terms and phrases
alcuni Alfieri notò allegato altra altrove Purg amore Angelo anime antichi Antipurgatorio Arno Beatrice bella Benvenuto Boezio buon Buti canto canz Canzon cerchio Cesari ch'è chè chiama chiaro Chiesa chiosa chiosatori cielo colla commento Conv cornice Cristo Dante desiderio dice dire divina Dizionario Dantesco dolce donna dritta Empireo Epist eterna frase gente Giuliani postill Inferno innanzi intendere L'Alfieri l'anima legge Lombardi luce luogo maraviglia Matelda mente mondo monte morte mostra occhi Ovidio Paradiso Paradiso Terrestre parla parole passo peccato Pietro Poema Poeta preghiere Purg Purgatorio quæ quod ragione santo Scartazzini scrive segg senso sente Sordello spiega Stazio Summ superbia terra terzina Tommaseo tosto umana uomo vedere vegga verso VIII Virgilio virtù vivo vuol XVII XVIII XXII XXIII XXIV XXIX XXVII XXVIII XXXI XXXIII
Popular passages
Page 379 - E quella anima che tutte queste potenze comprende, e perfettissima di tutte l'altre, è l'anima umana, la quale con la nobilitade de la potenza ultima, cioè ragione, participa de la divina natura a guisa di sempiterna intelligenzia; però che l'anima è tanto in quella sovrana potenza nobilitata e dinudata da materia, che la divina luce, come in angelo, raggia in quella: e però è l'uomo divino animale da li filosofi chiamato.
Page 85 - E come quei che con lena affannata Uscito fuor del pelago alla riva, Si volge all'acqua perigliosa e guata; Così l'animo mio che ancor fuggiva, Si volse indietro a rimirar lo passo, Che non lasciò giammai persona viva.
Page 470 - Italia e, per ammenda, vittima fé di Curradino; e poi ripinse al ciel Tommaso, per ammenda. " Tempo vegg' io, non molto dopo ancoi, che tragge un altro Carlo fuor di Francia, per far conoscer meglio e sé e suoi.
Page 51 - Genti v' eran con occhi tardi e gravi, Di grande autorità ne' lor sembianti : Parlavan rado, con voci soavi.
Page 376 - Di che le creature intelligenti E tutte e sole furo e son dotate'. Or ti parrà, se tu quinci argomenti, L
Page 27 - È la radice tua da quegli aspetti Che la prima cagion non veggion tota! E voi, mortali, tenetevi stretti A giudicar; che noi, che Dio vedemo, Non conosciamo ancor tutti gli eletti. a Ed enne dolce cosi fatto scemo, Perché il ben nostro in questo ben s' affina , Che quel che vuole Dio e noi volemo.
Page 144 - Senza chiamare , e grida: l' mi sobbarco. Or ti fa lieta, che tu hai ben' onde: Tu ricca, tu con pace, tu con senno. S' io dico ver, 1
Page 230 - L' angel che venne in terra col decreto Della molt' anni lagrimata pace, Che aperse il ciel dal suo lungo divieto, Dinanzi a noi pareva sì verace Quivi intagliato in un atto soave, Che non sembiava imagine che tace. Giurato si saria ch' ei dicesse : Ave ; Perocchè ivi era immaginata quella, Che ad aprir l
Page 654 - Femmina sola, e pur testé formata, Non sofferse di star sotto alcun velo; Sotto...
Page 715 - O isplendor di viva luce eterna ! Chi pallido si fece sotto l'ombra Si di Parnaso, o bevve in sua cisterna, Che non paresse aver la mente ingombra Tentando a render te qual tu paresti Là dove armonizzando il ciel t'adombra, Quando nell'aere aperto ti solvesti?