...fine amaro , E per lo monte, del cui bel cacume Gli occhi della mia donna mi levano , E poscia per lo Ciel di lume in lume Ho io appreso quel , che, s'io ridico , A molti fia savor di forte agrume: E s' io al vero son timido amico , Temo di perder vita tra coloro, Che questo tempo chiameranno antico....

...fine amaro, E per lo monte del cui bel cacume Gli occhi della mia donna mi levaro, E poscia per lo ciel di lume in lume Ho io appreso quel che s'io ridico A molti fio, savor di forte agrume. ( Par. xvii. ) II eh. Stracchi, col quale comunicammo queste cose, ci manifestò...

...e delle arti belle) di villanie. Quindi scelse per epigrafe della sua opera queste parole di Dante. Ho io appreso quel che, s'io ridico, A molti fia savor di forte agrume : £ s'io al vero son timido amico, Temo di perder vita tra coloro Che questo tempo chiameranno antico....

...fine amaro, E per lo monte, del cui bel cacume Gli occhi della mia donna mi levaro, E poscia per lo ciel di lume in lume Ho io appreso quel, che, s'io ridico, A molti jiit savor di forte agrume:. ' Cacciaguida confortandolo gli risponde : . . coscienza fusca O della...

...fine amaro, E per lo monte, del cui bel cacume Gli occhi della mia donna mi levaro, E poscia per lo ciel di lume in lume Ho io appreso quel, che, s'io ridico, A molli fì* savor di forte agrume: e Cacciaguida confortandolo gli risponde : coscienza fusca O della...

...5', E per lo monte 58, del cui bel cacarne Gli occhi della mia donna 5s mi levaro, E poscia per lo Ciel di lume in lume, Ho io appreso quel, che s'io ridico, A molti fi a suvor di forte agrume 6o. E s' io al vero son timido amico 6l, Temo di perder vita tra coloro...

...5', E per lo monte 58, del cni hel cacume Gli occhi della mia domi i 5» mi levaro, E poscia per lo Ciel di lume in lume, Ho io appreso quel, che s'io ridico, A molti fia savor di forte agrume 6°. C s' io al vero son timido amico 6l, Temo di perder vita tra coloro 6», Che questo tempo chiameranno...

...altri per miei carmi. Giù per lo mondo senza fine amaro, m E poscia per lo ciel di lume in lume, ti5 Ho io appreso quel che, s'io ridico, A molti fia savor...di forte agrume ; E, s'io al vero son timido amico, 1 13 Temo di perder vita tra coloro Che questo tempo chiameranno antico. La luce in che rideva il mio...

...ch' io m' armi ; Sì che se luogo m' è tolto più caro, Io non perdessi gli altri per miei carmi— Ho io appreso quel che s'io ridico, A molti fia savor di forte agrume. Vero è che se bene queste parole, da leggieri divarj in fuori, s'intendano dagli interpreti a un modo...

...amaro, E per lo monte, del cui bel cacume Gli occhi della mia donna mi levare, 114 E poscia per lo Ciel di lume in lume Ho io appreso quel che, s'io ridico, 98. Ang. fio futura. Chig. sfa 'n futuro.— 108. Vat. Ang. e che più s'abbandona. — 110. Pog. ne....