La Rivista europea, Volume 27Tip. editrice dell'Associazione, 1882 |
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Popular passages
Page 915 - Parigi ; 3 tuttavia m'è bastato lasciargli il rimorso della sua poca costanza in amare gli amici; ho perdonato alla gioventù dell'età, alla debolezza del carattere, e alle pazzie di sua madre la freddezza con che accolse la mia visita; né riconobbe in me l'uomo che...
Page 905 - L'upupa, e svolazzar su per le croci Sparse per la funerea campagna, E l'immonda accusar col luttuoso Singulto i rai di che son pie le stelle Alle obliate sepolture.
Page 904 - Pietosa insania che fa cari gli orti de' suburbani avelli alle britanne vergini dove le conduce amore della perduta madre, ove clementi pregare i Geni del ritorno al prode che tronca fe' la trionfata nave del maggior pino, e si scavò la bara. Ma ove dorme il furor d'inclite geste e sien ministri al vivere civile l'opulenza e il tremore, inutil pompa e inaugurate immagini dell'Orco sorgon cippi e marmorei monumenti. Già il dotto e il ricco ed il patrizio vulgo, decoro e mente al bello italo regno,...
Page 1025 - La lingua ch' io parlai fu tutta spenta innanzi assai ch'all'opra inconsumabile fosse la gente di Nembrot attenta ; ché nulla effetto mai razionabile, per lo piacere uman, che rinnovella seguendo il cielo, sempre fu durabile. Opera naturale è ch'uom favella; ma, cosi o cosi, natura lascia poi fare a voi, secondo che v'abbella. Pria ch
Page 904 - ... già vivo, ei stemmi unica laude. A noi morte apparecchi riposato albergo ove una volta la fortuna cessi dalle vendette, e l'amistà raccolga non di tesori eredità, ma caldi sensi e di liberal carme l'esempio. A egregie cose il forte animo accendono l'urne de' forti, o Pindemonte; e bella e santa fanno al peregrin la terra che le ricetta.
Page 907 - La novità negli autori non consiste nell' inventare di pianta, ma nel riprodurre opportunamente le cose inventate con nuove e varie bellezze ; senza di che converrebbe dar alle fiamme Virgilio, di cui i passi più belli sono imitazioni ; e...
Page 916 - ... per così dire, riscaldato l'ingegno bellissimo di quel giovine nel proprio seno — ma gli ho perdonato ogni cosa, e nelle note a' Sepolcri, scritti dopo il mio ritorno in Italia, ho fatto giustizia al suo nobile ingegno, e non mi sono dimenticato dell'antica amicizia...
Page 1071 - Non vo' che sia lo tuo parlare oscuro, acciò ch'aver è a mente con ogni donna possa dimorare; né parlerai rimato, acciò che non ti parta, per forza di rima, dal propio intendimento; ma ben porrai tal fiata, per dare alcun diletto a chi ti leggerà, di belle gobbolette seminare, e anco poi di belle novellette indurrai ad exemplo. E parlerai sol nel volgar toscano, e porrai mescidare alcuni volgari, consonanti con esso, di que' paesi dov'hai più usato, pigliando i belli e
Page 701 - ... con maggior senso di prima, che tante moderne opere dei francesi sono, mi sia permesso il dirlo, di scarsissimo intreccio, con un carattere appena, anche leggiermente dipinto; eppure sono applaudite, unicamente, forse, perché sono ben verseggiate. Il verso dunque (dicea fra me stesso) ha il maggior merito sul teatro francese, e perché non potrebbe averlo sull'italiano? Ma il verso dei francesi è rimato, proviamo dunque a rimarlo, ed imitiamo il Martelli.
Page 904 - Ma ove dorme il furor d'inclite geste e sien ministri al vivere civile l'opulenza e il tremore, inutil pompa e inaugurate immagini dell'Orco sorgon cippi e marmorei monumenti. Già il dotto e il ricco ed il patrizio vulgo, decoro e mente al bello italo regno, nelle adulate reggie ha sepoltura già vivo, ei stemmi unica laude. A noi...