La divina commedia di Dante Alighieri, Volume 3Seguin, 1816 |
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... vuol ritornar a casa . 52 Cosě il mio atto di riguardar nel Sole si fece e nacque come di riflesso dall ' atto di Beatrice . 53 Immagine ; immaginativa . " 57 Per proprio ; per abitazione propria . 62 Come quei che puote , ec . come se ...
... vuol ritornar a casa . 52 Cosě il mio atto di riguardar nel Sole si fece e nacque come di riflesso dall ' atto di Beatrice . 53 Immagine ; immaginativa . " 57 Per proprio ; per abitazione propria . 62 Come quei che puote , ec . come se ...
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... vuol símile a se tutta sua corte . Io fui nel mondo vérgine sorella : E se la mente tua ben si riguarda Non mi ti celerŕ l'ésser piů bella . Ma riconoscerái ch ' io son Piccarda , 43 48 30 Per manco di voto ; per aver mancato di ...
... vuol símile a se tutta sua corte . Io fui nel mondo vérgine sorella : E se la mente tua ben si riguarda Non mi ti celerŕ l'ésser piů bella . Ma riconoscerái ch ' io son Piccarda , 43 48 30 Per manco di voto ; per aver mancato di ...
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... vuol , non s'ammorza , Ma fa come natura face in foco , Se mille volte viölenza il torza : Perchč s'ella si piega assái ö poco Segue la forza e cosě queste fero Potendo ritornare al santo loco . Se fosse stato il lor volere intero ...
... vuol , non s'ammorza , Ma fa come natura face in foco , Se mille volte viölenza il torza : Perchč s'ella si piega assái ö poco Segue la forza e cosě queste fero Potendo ritornare al santo loco . Se fosse stato il lor volere intero ...
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... vuol dire con l'allego- ria della barca che per il troppo pezzo si affonda . 82 La natura di mio fratello , che , dalla larga e liberal natura de ' suoi antenati dege- nerando , discese e nacque parca e incli- nata all ' avarizia . 84 ...
... vuol dire con l'allego- ria della barca che per il troppo pezzo si affonda . 82 La natura di mio fratello , che , dalla larga e liberal natura de ' suoi antenati dege- nerando , discese e nacque parca e incli- nata all ' avarizia . 84 ...
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... . 78 Si fanno cuculla ; şi velano naci della cocolla . senza come i mo- 81 Intuarsi , immiarsi : vedi sopra al n . 73 . 82 Vuol dire nelle seguenti quattro terzine Incominciaro allór le sue parole , Fuor di quel mar 94 PARADISO .
... . 78 Si fanno cuculla ; şi velano naci della cocolla . senza come i mo- 81 Intuarsi , immiarsi : vedi sopra al n . 73 . 82 Vuol dire nelle seguenti quattro terzine Incominciaro allór le sue parole , Fuor di quel mar 94 PARADISO .
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aguglia amór amore ancór ángeli ánime anime beate Appostoli assái avéa beäto Beatrice Cacciaguida cagione CANTO CANTO X CANTO XII CANTO XXVII caritŕ ch'č ch'io ciascun cielo colle colui cominciň convién corpo Cotál cotanto creature Cristo Dante dice diletto dimanda disío divina dolce donna empireo epiciclo ëra éran ésser esso eterno faville fece fede fiäte figliuolo Firenze gente giammái giro gloria gloriösa grazia Inferno l'altro l'Aquila l'última Lapo Salterello Latona letizia lingua ebrea luce lume Luna maggiór Maria mente mirábil mondo mortali muove natura occhi ögni omái önde padre Paradiso parlár parole pensiér Perocchč piacér Piccarda Pietro poco Poscia pria Puglia puote quě quiëto quinci quivi raggio Rifeo rimira ruota San Giovanni santo segno sembianza spera spiriti Spirito Santo spirto splendore stella sustanze terra tosto vedér Vedi vedrái veggio vidi virtů viso vista viva volér
Popular passages
Page 186 - Or tu chi se' che vuoi sedere a scranna Per giudicar da lungi mille miglia Con la veduta corta d...
Page 280 - Lume č lassů, che visibile face Lo Creatore a quella creatura, Che solo in lui vedere ha la sua pace; E si distende in circular figura In tanto, che la sua circonferenza Sarebbe al sol troppo larga cintura.
Page 279 - Poi, come gente stata sotto larve, Che pare altro che prima, se si sveste La sembianza non sua in che disparve ; Cosě mi si cambiaro in maggior feste Li fiori e le faville, sě ch' io vidi Ambo le corti del ciel manifeste. O isplendor di Dio, per cu' io vidi L' alto trionfo del regno verace, Dammi virtů a dir com
Page 255 - Tale, balbuziendo ancor, digiuna. Che poi divora, con la lingua sciolta, Qualunque cibo per qualunque luna, E tal, balbuziendo, ama ed ascolta La madre sua, che, con loquela intera, Disia poi di vederla sepolta. Cosě si fa la pelle bianca, nera, Nel primo aspetto, della bella figlia Di Quei ch
Page 114 - Ma regalmente sua dura intenzione Ad Innocenzio aperse, e da lui ebbe Primo sigillo a sua religione. Poi che la gente poverella crebbe Dietro a costui, la cui mirabil vita Meglio in gloria del ciel si canterebbe, Di seconda corona redimita Fu per Onorio dall' eterno spiro La santa voglia d...
Page 301 - La tua benignitŕ non pur soccorre A chi dimanda , ma molte fiate Liberamente al dimandar precorre. In te misericordia, in te pietate , In te magnificenza, in te s' aduna Quantunque in creatura č di bontatc.
Page 304 - O somma luce che tanto ti levi da' concetti mortali, alla mia mente ripresta un poco di quel che parevi, e fa la lingua mia tanto possente, ch'una favilla sol della tua gloria possa lasciare alla futura gente; che, per tornare alquanto a mia memoria e per sonare un poco in questi versi, piů si conceperŕ di tua vittoria.
Page 213 - Col viso ritornai per tutte quante le sette spere, e vidi questo globo tal, ch'io sorrisi del suo vii sembiante; e quel consiglio per migliore approbo che l'ha per meno; e chi ad altro pensa chiamar si puote veramente probo. Vidi la figlia di Latona incensa sanza quell'ombra che mi fu cagione per che giŕ la credetti rara e densa. L'aspetto del tuo nato, Iperione, quivi sostenni, e vidi com si move circa e vicino a lui, Maia e Dione.
Page 50 - Lo maggior don che Dio per sua larghezza Fesse creando, e alla sua bontate Piů conformato, e quel ch...
Page 90 - In quella parte della terra prava Italica , che siede intra Rialto E le fontane di Brenta e di Piava, Si leva un colle, e non surge molt' alto, Lŕ onde scese giŕ una facella, Che fece alla contrada grande assalto.