La divina commedia di Dante Alighieri, Volume 3Seguin, 1816 |
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... altro Sole adorno . Beatrice tutta nell ' eterne ruote , Fissa con gli occhi stava , ed io în lei Le luci fisse , di ... altro Sole creato . 64 L'eterne ruote ; i cieli . 65 In lei ; negli occhi suoi . 66 Di lassù rimote ; avendoli ...
... altro Sole adorno . Beatrice tutta nell ' eterne ruote , Fissa con gli occhi stava , ed io în lei Le luci fisse , di ... altro Sole creato . 64 L'eterne ruote ; i cieli . 65 In lei ; negli occhi suoi . 66 Di lassù rimote ; avendoli ...
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... carte per aver detto volume , il qual è libro ; e i libri al tempo del Poeta erano di carte pecore , le quali hanno una fac- ciata più bianca e l'altra più bruna . 1 Lo lume , come in altro raro ingesto . Questo 28 PARADISO .
... carte per aver detto volume , il qual è libro ; e i libri al tempo del Poeta erano di carte pecore , le quali hanno una fac- ciata più bianca e l'altra più bruna . 1 Lo lume , come in altro raro ingesto . Questo 28 PARADISO .
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Dante Alighieri. Lo lume , come in altro raro ingesto . Questo non è però è da vedere Dell'altro : e s'egli avvién ch ' io l'altro cassi Falsificato fia lo tuo parere . 84 S ' egli è che questo raro non trapassi , Ésser conviene un ...
Dante Alighieri. Lo lume , come in altro raro ingesto . Questo non è però è da vedere Dell'altro : e s'egli avvién ch ' io l'altro cassi Falsificato fia lo tuo parere . 84 S ' egli è che questo raro non trapassi , Ésser conviene un ...
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... altro se stessa nella sua unità quanto alla sostanza . 139 Lega ; commistione , congiugnimento . 140 Col prezioso corpo di ciascun astro . 142 Per la natura lieta dell'istessa intelligenza motrice . La virtù mista per lo corpo luce ...
... altro se stessa nella sua unità quanto alla sostanza . 139 Lega ; commistione , congiugnimento . 140 Col prezioso corpo di ciascun astro . 142 Per la natura lieta dell'istessa intelligenza motrice . La virtù mista per lo corpo luce ...
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... altro non ci asseta . 72 Se disïássimo ésser più superne , Fóran discordi gli nostri disiri Dal volér di colui che qui ne cerne : Che vedrái non capere in questi giri ; S'éssere in caritate è qui necesse , E se la sua natura ben rimiri ...
... altro non ci asseta . 72 Se disïássimo ésser più superne , Fóran discordi gli nostri disiri Dal volér di colui che qui ne cerne : Che vedrái non capere in questi giri ; S'éssere in caritate è qui necesse , E se la sua natura ben rimiri ...
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Common terms and phrases
aguglia amór amore ancór ángeli ánime anime beate Appostoli assái avéa beäto Beatrice Cacciaguida cagione CANTO CANTO X CANTO XII CANTO XXVII carità ch'è ch'io ciascun cielo colle colui cominciò convién corpo Cotál cotanto creature Cristo Dante dice diletto dimanda disío divina dolce donna empireo epiciclo ëra éran ésser esso eterno faville fece fede fiäte figliuolo Firenze gente giammái giro gloria gloriösa grazia Inferno l'altro l'Aquila l'última Lapo Salterello Latona letizia lingua ebrea luce lume Luna maggiór Maria mente mirábil mondo mortali muove natura occhi ögni omái önde padre Paradiso parlár parole pensiér Perocchè piacér Piccarda Pietro poco Poscia pria Puglia puote quì quiëto quinci quivi raggio Rifeo rimira ruota San Giovanni santo segno sembianza spera spiriti Spirito Santo spirto splendore stella sustanze terra tosto vedér Vedi vedrái veggio vidi virtù viso vista viva volér
Popular passages
Page 186 - Or tu chi se' che vuoi sedere a scranna Per giudicar da lungi mille miglia Con la veduta corta d...
Page 280 - Lume è lassù, che visibile face Lo Creatore a quella creatura, Che solo in lui vedere ha la sua pace; E si distende in circular figura In tanto, che la sua circonferenza Sarebbe al sol troppo larga cintura.
Page 279 - Poi, come gente stata sotto larve, Che pare altro che prima, se si sveste La sembianza non sua in che disparve ; Così mi si cambiaro in maggior feste Li fiori e le faville, sì ch' io vidi Ambo le corti del ciel manifeste. O isplendor di Dio, per cu' io vidi L' alto trionfo del regno verace, Dammi virtù a dir com
Page 255 - Tale, balbuziendo ancor, digiuna. Che poi divora, con la lingua sciolta, Qualunque cibo per qualunque luna, E tal, balbuziendo, ama ed ascolta La madre sua, che, con loquela intera, Disia poi di vederla sepolta. Così si fa la pelle bianca, nera, Nel primo aspetto, della bella figlia Di Quei ch
Page 114 - Ma regalmente sua dura intenzione Ad Innocenzio aperse, e da lui ebbe Primo sigillo a sua religione. Poi che la gente poverella crebbe Dietro a costui, la cui mirabil vita Meglio in gloria del ciel si canterebbe, Di seconda corona redimita Fu per Onorio dall' eterno spiro La santa voglia d...
Page 301 - La tua benignità non pur soccorre A chi dimanda , ma molte fiate Liberamente al dimandar precorre. In te misericordia, in te pietate , In te magnificenza, in te s' aduna Quantunque in creatura è di bontatc.
Page 304 - O somma luce che tanto ti levi da' concetti mortali, alla mia mente ripresta un poco di quel che parevi, e fa la lingua mia tanto possente, ch'una favilla sol della tua gloria possa lasciare alla futura gente; che, per tornare alquanto a mia memoria e per sonare un poco in questi versi, più si conceperà di tua vittoria.
Page 213 - Col viso ritornai per tutte quante le sette spere, e vidi questo globo tal, ch'io sorrisi del suo vii sembiante; e quel consiglio per migliore approbo che l'ha per meno; e chi ad altro pensa chiamar si puote veramente probo. Vidi la figlia di Latona incensa sanza quell'ombra che mi fu cagione per che già la credetti rara e densa. L'aspetto del tuo nato, Iperione, quivi sostenni, e vidi com si move circa e vicino a lui, Maia e Dione.
Page 50 - Lo maggior don che Dio per sua larghezza Fesse creando, e alla sua bontate Più conformato, e quel ch...
Page 90 - In quella parte della terra prava Italica , che siede intra Rialto E le fontane di Brenta e di Piava, Si leva un colle, e non surge molt' alto, Là onde scese già una facella, Che fece alla contrada grande assalto.