La divina commedia di Dante Alighieri, Volume 3Seguin, 1816 |
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... figliuolo , quello da esso Martello gli è risolto . CANTO IX . Dante introduce a parlar Cunizza , sorella d'Azzolino da Romano , che gli predice alcune calamità della Marca Trivigiana ; e poi il ves Covo Folco da Marsilia . CANTO X ...
... figliuolo , quello da esso Martello gli è risolto . CANTO IX . Dante introduce a parlar Cunizza , sorella d'Azzolino da Romano , che gli predice alcune calamità della Marca Trivigiana ; e poi il ves Covo Folco da Marsilia . CANTO X ...
Page 40
... figliuolo di Federigo Bar- barossa , e di quello generò Federigo II . 119 Che del secondo vento , ec . la quale della seconda gloria o superbia della casa di Svevia , cioè d ' Arrigo V , figliuolo del Barbarossa che ne fu il primo vento ...
... figliuolo di Federigo Bar- barossa , e di quello generò Federigo II . 119 Che del secondo vento , ec . la quale della seconda gloria o superbia della casa di Svevia , cioè d ' Arrigo V , figliuolo del Barbarossa che ne fu il primo vento ...
Page 84
... figliuolo avaro e malvagio . 95 Un vero ; una verità . 96 Terrai il viso , ec . cioè , vedrai quello che ora non vedi per avergli volto le spalle . 97 Lo ben , ec . Iddio , che governa e felicita questo regno celeste per il quale tu ...
... figliuolo avaro e malvagio . 95 Un vero ; una verità . 96 Terrai il viso , ec . cioè , vedrai quello che ora non vedi per avergli volto le spalle . 97 Lo ben , ec . Iddio , che governa e felicita questo regno celeste per il quale tu ...
Page 130
... lucidissima universale idea , lą quale il nostro Signore Iddio , amando , partorisce . 55 Luce viva , il Verbo Eterno , il Figliuolo di Dio . Mearsi ; per procedere , derivare . Dal suo lucente , che non si disuna Da lui 130 PARADISO .
... lucidissima universale idea , lą quale il nostro Signore Iddio , amando , partorisce . 55 Luce viva , il Verbo Eterno , il Figliuolo di Dio . Mearsi ; per procedere , derivare . Dal suo lucente , che non si disuna Da lui 130 PARADISO .
Page 153
... figliuolo l'arme e il nome e poi il cognome tutta la famiglia , nominandosi Alighieri , che prima chiamavasi Elisei . 139 Currado III , che guerregiò contra Turchi . 140 Ed el m ' adornò del titolo di cavalleria . 143 Di quella legge ...
... figliuolo l'arme e il nome e poi il cognome tutta la famiglia , nominandosi Alighieri , che prima chiamavasi Elisei . 139 Currado III , che guerregiò contra Turchi . 140 Ed el m ' adornò del titolo di cavalleria . 143 Di quella legge ...
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aguglia amór amore ancór ángeli ánime anime beate Appostoli assái avéa beäto Beatrice Cacciaguida cagione CANTO CANTO X CANTO XII CANTO XXVII carità ch'è ch'io ciascun cielo colle colui cominciò convién corpo Cotál cotanto creature Cristo Dante dice diletto dimanda disío divina dolce donna empireo epiciclo ëra éran ésser esso eterno faville fece fede fiäte figliuolo Firenze gente giammái giro gloria gloriösa grazia Inferno l'altro l'Aquila l'última Lapo Salterello Latona letizia lingua ebrea luce lume Luna maggiór Maria mente mirábil mondo mortali muove natura occhi ögni omái önde padre Paradiso parlár parole pensiér Perocchè piacér Piccarda Pietro poco Poscia pria Puglia puote quì quiëto quinci quivi raggio Rifeo rimira ruota San Giovanni santo segno sembianza spera spiriti Spirito Santo spirto splendore stella sustanze terra tosto vedér Vedi vedrái veggio vidi virtù viso vista viva volér
Popular passages
Page 186 - Or tu chi se' che vuoi sedere a scranna Per giudicar da lungi mille miglia Con la veduta corta d...
Page 280 - Lume è lassù, che visibile face Lo Creatore a quella creatura, Che solo in lui vedere ha la sua pace; E si distende in circular figura In tanto, che la sua circonferenza Sarebbe al sol troppo larga cintura.
Page 279 - Poi, come gente stata sotto larve, Che pare altro che prima, se si sveste La sembianza non sua in che disparve ; Così mi si cambiaro in maggior feste Li fiori e le faville, sì ch' io vidi Ambo le corti del ciel manifeste. O isplendor di Dio, per cu' io vidi L' alto trionfo del regno verace, Dammi virtù a dir com
Page 255 - Tale, balbuziendo ancor, digiuna. Che poi divora, con la lingua sciolta, Qualunque cibo per qualunque luna, E tal, balbuziendo, ama ed ascolta La madre sua, che, con loquela intera, Disia poi di vederla sepolta. Così si fa la pelle bianca, nera, Nel primo aspetto, della bella figlia Di Quei ch
Page 114 - Ma regalmente sua dura intenzione Ad Innocenzio aperse, e da lui ebbe Primo sigillo a sua religione. Poi che la gente poverella crebbe Dietro a costui, la cui mirabil vita Meglio in gloria del ciel si canterebbe, Di seconda corona redimita Fu per Onorio dall' eterno spiro La santa voglia d...
Page 301 - La tua benignità non pur soccorre A chi dimanda , ma molte fiate Liberamente al dimandar precorre. In te misericordia, in te pietate , In te magnificenza, in te s' aduna Quantunque in creatura è di bontatc.
Page 304 - O somma luce che tanto ti levi da' concetti mortali, alla mia mente ripresta un poco di quel che parevi, e fa la lingua mia tanto possente, ch'una favilla sol della tua gloria possa lasciare alla futura gente; che, per tornare alquanto a mia memoria e per sonare un poco in questi versi, più si conceperà di tua vittoria.
Page 213 - Col viso ritornai per tutte quante le sette spere, e vidi questo globo tal, ch'io sorrisi del suo vii sembiante; e quel consiglio per migliore approbo che l'ha per meno; e chi ad altro pensa chiamar si puote veramente probo. Vidi la figlia di Latona incensa sanza quell'ombra che mi fu cagione per che già la credetti rara e densa. L'aspetto del tuo nato, Iperione, quivi sostenni, e vidi com si move circa e vicino a lui, Maia e Dione.
Page 50 - Lo maggior don che Dio per sua larghezza Fesse creando, e alla sua bontate Più conformato, e quel ch...
Page 90 - In quella parte della terra prava Italica , che siede intra Rialto E le fontane di Brenta e di Piava, Si leva un colle, e non surge molt' alto, Là onde scese già una facella, Che fece alla contrada grande assalto.