Sette anni di sodalizio con Giacomo Leopardi |
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Alessandro Poerio allora amendue amici angelica Paolina antichi ANTONIO RANIERI anzi asma assai Atto Vannucci bella bravo Pasquale buon cagione canto Capodimonte Carlo Troya carrozza casa ch'è ch'egli ch'era ch'io chiamava città credo cuore de'suoi Delcarretto desinare diceva dolore ebbe ebbi erano esilio famiglia fastidi feci figliuolo filologo filosofia finalmente Firenze furono indarno Giacomo Leopardi giorno gran idropisie ingegno innanzi insino l'aria l'infermo labbra lacrime letto lingua lodi lunga m'era malati cronici Mannella maraviglioso Margáris medici mente mezzo moltiplicarono i sintomi mondo morbo Napoli narrare oltremonti padre pardi parola parve pensiero Pietro Giordani poco Poerio poesia poscia potette poteva Pozzuoli primavera Principe di Salerno qualsiesi quartierino Quivi Recanati s'era salvo santa scrittore sento sodalizio sognare somma sorridendo sputi sanguigni stanza studi suora di carità Supplemento tarallini terrori Tommaseo Torre del Greco Toscana troppo trovava umana uomini uomo verno Via dei Condotti vivere zica
Popular passages
Page 73 - Che la fama e l'allor, più che la pura Luce del giorno, e lo spirar: ti perdo Senza un diletto, inutilmente, in questo Soggiorno disumano, intra gli affanni, O dell'arida vita unico fiore.
Page 72 - Sperai che questi cari studi avrebbero sostentata la mia vecchiezza, e credetti colla perdita di tutti gli altri piaceri, di tutti gli altri beni della fanciullezza e della gioventù, avere acquistato un bene che da nessuna forza, da nessuna sventura mi fosse tolto.
Page 71 - Sia dedicato a voi questo libro, dove io cercava, come si cerca spesso colla poesia, di consacrare il mio dolore, e col quale al presente (né posso già dirlo senza lacrime) prendo comiato dalle lettere e dagli studi.
Page 72 - Ben sapete che queste medesime carte io non ho potuto leggere, e per emendarle m' è convenuto servirmi degli occhi e della mano d'altri. Non mi so più dolere, miei cari amici; e la coscienza che ho della grandezza della mia infelicità, non comporta l'uso delle querele. Ho perduto tutto: sono un tronco che sente e pena. Se non che in questo tempo ho acquistati voi : e la compagnia vostra, che m...
Page 73 - E che pensieri immensi, Che dolci sogni mi spirò la vista Di quel lontano mar, quei monti azzurri, Che di qua scopro, e che varcare un giorno Io mi pensava, arcani mondi, arcana Felicità fingendo al viver mio!
Page 120 - Si rallegrò del nostro arrivo, ci sorrise; e, benché con voce alquanto più fioca e interrotta dell'usato, disputò dolcemente col Mannella del suo mal di nervi, della certezza di mitigarlo col cibo, della noia del latte d'asina, de' miracoli delle gite e del voler di presente levarsi per andarne in villa.
Page 73 - Né mi diceva il cor che l'età verde Sarei dannato a consumare in questo Natio borgo selvaggio, intra una gente Zotica, vii; cui nomi strani, e spesso Argomento di riso e di trastullo, Son dottrina e saper; che m'odia e fugge, Per invidia non già...
Page 17 - Bene! sappi ch'io divento un forsennato, al solo sognare di andare per le bocche di quella gente; sappi che io inventai, invento ed inventerò tutte le favole, tutti i romanzi di questa terra, per salvarmi da questa orribile sciagura; e sappi che di questa libertà io fo un patto espresso dell'accettata profferta!...
Page 96 - ... lingua. Mai nessun linguaggio umano non ubbidì più spontaneamente a nessun uomo di quel che la nostra lingua ubbidisse a questo inimitabile scrittore. Forte ed avventato nei primi sdegni concitati in lui da quel dolore ch'egli sentiva palpitare non meno nella sua propria vita che nell'universale, fiero e terribile nella disperazione che gliene seguì, grave ed ineffabilmente semplicissimo nel sopore della stanca rassegnazione...
Page 107 - Ranieri, di statura mediocre, chinata ed esile, di colore bianco che volgeva al pallido, di testa grossa, di fronte quadra e larga, d'occhi cilestri e languidi, di naso profilato, di lineamenti delicatissimi, di pronunziazione modesta e alquanto fioca, e d'un sorriso ineffabile e quasi celeste.