Tragedie di Vittorio Alfieri ...: Adorno di vignette in rame e del ritratto dell' autore |
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allor almen amor anco ANTIGONE Antonio appieno aspetto assai ATTO brando breve Bruto campo certo Cesare ch'io ciel cittadin CLITENNESTRA credo CREONTE crudo d'ogni danno debbe degno delitto dico dire dolor donna Ecco EGISTO ELETTRA entro ferro figlio forza fratello giorno giuro giusto gran grida iniquo intera invan lascia leggi libero lungo madre mano MARIA mente MEROPE mezzo Misero morir morte nemico NERONE nome nulla NUMITORIA nuovo occhi odio oggi ognor Oh ciel omai ORESTE OTTAVIA pace padre pare parli passi pensa pensier petto pietà poco POLINICE POPOLO posso preghi pria prova puoi pur troppo ragion reggia regno resta salvo sangue SCENA sdegno sento signor spero sposa taci temo tiranno torna tosto tradimento tragedia tremo trono troppo trovo vedi veggo vendetta venir vero verso vieni vile VIRGINIO virtù vista vivo voglio volo volto vuoi vuol
Popular passages
Page 468 - Quoi ! des plus chères mains craignant les trahisons, J'ai pris soin de m'armer contre tous les poisons; J'ai su, par une longue et pénible industrie, Des plus mortels venins prévenir la furie...
Page 260 - La voce stessa, la sovrana voce, che giovanetto mi chiamò più notti 90 quand'io, privato, oscuro, e lungi tanto stava dal trono e da ogni suo pensiero; or, da più notti, quella voce istessa fatta è tremenda, e mi respinge, e tuona in suon di tempestosa onda mugghiante: 95 «Esci Saùl; esci Saulle...
Page 148 - Ottavia. ...Nel rientrare in queste Soglie, ho deposto ogni pensier di vita. Non ch'io morir non tema ; in me tal forza D'onde trarrei ? La morte, è vero, io temo : Eppur la bramo ; e sospiroso il guardo A te, maestro del morire, io volgo. Seneca. Deh !... pensa... Il cor mi squarci... Oimè!... Ottavia. Sottrarmi Il puoi tu solo ; dalla infamia almeno...
Page 260 - Dio sta meco. E tu, tu stesso, (ah! ben lo sai) talora A me, qual sei, caldo verace amico, Guerrier, congiunto, e forte duce, e usbergo Di mia gloria tu sembri : e talor, vile Uom menzogner di corte, invido, astuto Nemico, traditore... ABNER Or, che in te stesso Appien tu sei, Saulle, al tuo pensiero, Deh, tu richiama ogni passata cosa! Ogni tumulto del tuo cor (nol vedi?) Dalla magion di que' profeti tanti, Di Rama egli esce.
Page 260 - Ah! s'io Padre non fossi, come il son, pur troppo! Di cari figli... or la vittoria, e il regno E la vita vorrei?
Page 181 - ... d'obbedire alle leggi, ea ceder solo ai più vecchi di me; m'inoltro io quindi: ei, con voce terribile: «Ritratti, o ch'io .. » mi grida. Ardo di sdegno allora. « Ritratti tu
Page 270 - Eia, che a' miei sguardi ei piacque, ma al cor non mai. Quando ad amarlo io presso quasi sarei, feroce sdegno piomba in mezzo, e men divide: il voglio appena spento, s'io il veggo, ei mi disarma, e colma di maraviglia tanta, ch'io divento al suo cospetto un nulla... Ah! questa al certo, vendetta è questa della man sovrana. Or comincio a conoscerti, o tremenda mano... Ma che? Donde cagione io cerco?... Dio, non l'offesi io mai: vendetta è questa de
Page 469 - C'est le pur sang du Dieu qui lance le tonnerre... J'entends gronder la foudre, et sens trembler la terre. Un Dieu vengeur, un Dieu fait retentir ces coups.