Studj critici, Volumes 1-2

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Editori del Politecnico, 1861 - Indo-European languages
 

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Popular passages

Page 202 - Nam et illa, quae est sexta nostrarum, paene non humana voce vel omnino non voce potius inter discrimina dentium efflanda est; quae, etiam cum vocalem proxima accipit quassa quodammodo, utique quotiens aliquam consonantem frangit, ut in hoc ipso frangit, multo fit horridior.
Page 32 - ... suoni degli idiomi eletti, da far dire, e non a torto, a' miei avversarj, che l'etimologia è una scienza, in cui le consonanti contano poco, e le vocali affatto nulla? Erano modeste osservazioni che dovevan convertirsi quasi in una rivelazione di nuovi criterj scientifici ; e anche l'utilità pratica n'era manifestamente ben pronta. Cosi, per dire d'un esempio solo, sempre si sono tormentati, e ancora si tormentano, maestri e discepoli nelle nostre scuole, per la vocale che è lunga in...
Page 1 - Il nostro merito non incomincia se non quando incominci ad apparir veramente cospicua, nel doppio ordine della quantità e della qualità, quella serie di osservazioni e conclusioni metodiche, fatte da altri e da noi stessi, che noi riusciamo a padroneggiare, da veri scienziati, o ragionando o insegnando. Dobbiamo risarcire la scarsità della sapienza teorica con un'abondanza, affatto caratteristica e propria, di sperienze ragionate e sicure.
Page 58 - Qui, come prima, la risposta dev'essere, io credo, » decisamente negativa, poiché, non solo son diverse, tra gli » uni e gli altri, le voci morte o vuote [vale a dire le voci » che hanno smarrito la loro significazione individuale], che » si adoperano quali stromenti di derivazione, ma è diversa » altresì, il che è ben più caratteristico, la maniera in cui > esse aggiungonsi ai nuclei radicali. Nei linguaggi ariani, » si applicano solo all'uscita delle parole; ne' semitici, si » trovano...
Page 37 - B, e il facile portato della fonologia comparata possa tutto tradursi in una specie di tavola pitagorica o di bussola delle lingue. Locchè è ben disforme dal vero.
Page 43 - la grammatica comparata di Bopp è la piena soluzione del problema inaugurato dagli Italiani al secolo decimoquarto (p. 7)», egli dice cosa, che io confesso di non intendere, e sarà fallo mio; come sarà mia colpa, se, in generale, non so affatto darmi ragione del perché egli deliberatamente confonda la filologia, che è, a dir breve, la scienza della letteratura, colla linguistica (o meglio la glottologia), che è la scienza della parola 10. Ma quando 10 Fra 1...
Page 103 - Vocabolario, così ci si affaccia spontanea la dimanda: come mai uomini di varie stirpi, separati da barriere politiche e naturali , nei segreti loro conciliaboli hanno calcato una medesima via , e formato separatamente più lingue, comecché dissimili di suono e di radici, affatto identiche nella loro essenza?
Page 62 - ... assai fra di loro diverse) proprj a due dialetti di una favella medesima. I fenomeni caratteristici dell'albanese debbono poi sottilmente confrontarsi con quelli, che in due moderne lingue circonvincine attestano, alla lor volta, una riazione della favella aborigena, soggiaciuta a quelle degli invasori, oppur ne costituiscono gli avanzi; ciò è dire coi fenomeni, pei quali il rumeno si scosta dagli altri idiomi neo-latini, e il bulgaro dagli altri idiomi slavi; e naturalmente non si trascureranno...
Page 93 - Cominciano quindi i canti funebri io casa, intanto che vengono da varii villaggi il parentado e gli amici. Guida la schiera un parente, segue talvolta il paese intero, e di terre lontane: e il corteo ha nome scirrata (i). Se la morte violenta, le donne ali...
Page 40 - Monumenti storici rivelati dall'analisi della parola, di Paolo MARZOLO, opera condotta con mezzi inadeguati, ma con oltrepotenza d'ingegno. Il Marzolo era di certo anche per me un vero eterodosso; ma un eterodosso geniale, poderoso, michelangiolesco, dinanzi al quale dovevamo tutti inchinarci.

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