Commento al canto v del Paradiso di Dantestab. Nobili, 1883 - 50 pages |
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Agamennone alcuna altresì amore Anima Apocalisse avea beati Beatrice bella bellezza bellissima Bibbia Boezio buona Canto carità certo Cesari chè Chiesa militante Cielo Cillene coll commutare credi Cristiani Dante degna desiderio detto Dice adunque Dicesi dimanda dire dispensa divina dono dottrina Ebrei Ecco chi crescerà Empireo eterna fare fiammeggio figliuola forma del voto guisa Ifigènia intelletto Isaia Jefte l'alto valore l'altra l'anima di litigio letizia libero Arbitrio Libertà lieta luce lucente lume Luna Lutero maggior maraviglia materia del voto medesima mente nuove Nuovo Testamento occhi osservare il voto padre Paradiso parlare parole pastura perciocchè permutare perocchè piacere pianeta di Mercurio Piccarda Poeta pria promessa a Dio quegli spiriti quod ragione ristoro Santa Chiesa sapere Scrittura sfera di Mercurio siamo accesi siate similitudine sommo stamento stolta stra t'ho teologi terzine Tessali trasmuti Trionfo eternale umana valore del voto veggio verità vinco il valore volontà voto al Signore
Popular passages
Page 23 - Avete il vecchio e il nuovo Testamento, E il pastor della Chiesa che vi guida: Questo vi basti a vostro salvamento.
Page 23 - Giudeo tra voi di voi non rida. Non fate come agnel che lascia il latte Della sua madre, e semplice e lascivo Seco medesmo a suo piacer combatte. Così Beatrice a me, com...
Page 8 - Lo maggior don che Dio per sua larghezza Fesse creando, e alla sua bontate Più conformato, e quel ch...
Page 23 - Pastor della Chiesa che vi guida: Questo vi basti a vostro salvamento. Se mala cupidigia altro vi grida, Uomini siate, e non pecore matte, Sì che il Giudeo tra voi di voi non rida.
Page 34 - Beatrice a me com' io scrivo; poi si rivolse tutta disiante a quella parte ove '1 mondo è più vivo. Lo suo tacere e '1 trasmutar sembiante puoser silenzio al mio cupido ingegno, che già nuove questioni avea davante; 9° e sì come saetta che nel segno percuote pria che sia la corda queta, così corremmo nel secondo regno. Quivi la donna mia vid' io sì lieta, come nel lume di quel ciel si mise, che più lucente se ne fé '1 pianeta.
Page 44 - Pensa, lettor, se quel che qui s'inizia Non procedesse, come tu avresti Di più savere angosciosa carizia; E per te vederai, come da questi M'era in disio d'udir lor condizioni, Sì come agli occhi mi fur manifesti.
Page 36 - Ama il nostro Poeta questa similitudine , che è assai espressiva : ma in questo è mirabile, che le da sempre nuovo atto e forma : qui è bellissimo l' immaginare la rapidità del quadrello, che imberciò già nel seguo, e la corda dell
Page 12 - Etica, che 1' uomo è degno di loda, o di vituperio solo in quelle cose, che sono in sua podestà di fare, o di non fare...
Page 7 - E s' altra cosa vostro amor seduce , Non è se non di quella alcun vestigio Mal conosciuto che quivi traluce. Tu vuoi saper se con altro servigio Per manco voto si può render tanto Che l
Page 49 - Che si vela a' mortai con gli altrui raggi. Questo diss' io diritto alla lumiera Che pria m' avea parlato, ond' ella fessi Lucente più assai di quel ch' elF era. Sì come il sol, che si cela egli stessi Per troppa luce, quando il caldo ha rose Le temperanze de...