Ranieri e Leopardi: storia di una edizioneG.C. Sansoni, 1899 - 84 pages |
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15 marzo 22 ottobre 23 maggio 24 settembre acciocché all'edizione amico Arnaldo da Brescia avesse avrebbe Avvertenze Barbèra Baudry bisogna bozze canonico Bini censore certamente ch'io colla conte Monaldo contentare Copernico copie correzioni credo debbo defunto desiderio dire edite e inedite editore edizione Epitteto faccia fare Farfarello Farinola febbraio FELICE LE MONNIER Firenze frase Giacomo Giacomo Leopardi Giordani inezia insino irriverenza l'Avvertenza l'edizione lasciar lettera lettere LUISO Malambruno mandato manoscritti mente mesi mettere Napoli Niccolini note del Bini noterelle nuovo opere di Leopardi Operette morali ottobre palazzo Strozzi Paolina Paralipomeni pardi pare parole Pensieri poesie posso poteva Prego V. S. Prodico prose pubblicare Ranieri resto Ridella sarebbe sarei scrisse scritto scrive settembre 1844 sieno signor Barsi Sinner somma Spero che V. S. stampa tipografo tratta trovare un'edizione uomo V. S. dice V. S. intende vedere venir costí Viesseux Volgarizzamento di Giovenale volume voluto zione
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Page 5 - La sua morte è stata presso che inavvertita, perché poco prima di morire ragionava meco tranquillamente della edizione, che il Baudry si propone costì di dare delle sue opere. Al qual proposito desidero ch'ella abbia la bontà d'intendersela in tutto e per tutto meco, se, come non dubito punto, ella continua nel proponimento di promuovere sempre più la fama già grandissima di questo ingegno portentoso.
Page 79 - ... mi aiutò a correggere, anzi corresse le bozze. Essa mi aiutò, insino a disputare col revisore, canonico Bini, ed a persuadergli, col solo rimedio di qualche nota, di lasciare intatta la parola del grande scrittore. Ci recavamo, quasi sempre insieme, al palazzo Strozzi, e parmi ancora impossibile come una parola finale, uscita dal cuore inesausto di quella donna , fermava e dileguava le difficoltà che pullulavano sulle labbra di quel bravo , ma timorato, sacerdote. Vinta quella battaglia, onde...
Page 7 - Vi dirò come a mio vero padre in lettere, che Giordani comincia ad annoiarmi. Scrive e riscrive lettere (come se le nostre poste fossero la cosa più inviolata del mondo), menando una gran vampa che le poche cose inedite del Leopardi (di cui egli non ebbe notizia da altri che da me, e che, per la irreligione, sono d'un genere pericoloso, oso dire, anche fuor d'Italia), non sieno ancora state stampate.
Page 8 - Dove sarebbero già da due anni stampate se una sua lunga declamazione mandata per la posta non fosse, come io gliene avevo più volte scaltrito, servita di denunzia a questi cagnotti della Signoria, che me ne tormentarono non poco. Onde mi è convenuto se ho voluto fare qualcosa di non dirgliela.
Page 20 - Luna, v'era ne'MS. una satiretta dove si nominano alcuni viventi. Il defunto, morendo, desiderò che non si stampasse. Io, nel primo caldo, avevo risoluto il contrario. Poi pensai ch'era mal fatto; e quando, tre mesi dopo la lettera che VS dice d'aver sott' occhi, Le mandai i MS., tolsi quella satiretta.