Opere di Niccolò Machiavelli: con giunta di un nuovo indice generale delle cose notabili, Volume 1 |
Contents
| xcvii | |
| xcviii | |
| xcix | |
| c | |
| ci | |
| cii | |
| cv | |
| cvii | |
| xxiv | |
| xli | |
| xlv | |
| xlvii | |
| lvi | |
| lxii | |
| lxviii | |
| lxix | |
| lxxiv | |
| lxxxix | |
| xc | |
| xcii | |
| xciii | |
| cxiii | |
| cxix | |
| cxx | |
| cxxvi | |
| cxxxiii | |
| cxxxv | |
| cxxxix | |
| cxl | |
| 1 | |
| 159 | |
| 178 | |
Other editions - View all
Opere di Niccolò Machiavelli, Vol. 6: Con Giunta di un Nuovo Indice Generale ... Niccolò Machiavelli No preview available - 2018 |
Opere di Niccolò Machiavelli, Vol. 6: Con Giunta di un Nuovo Indice Generale ... Niccolò Machiavelli No preview available - 2017 |
Common terms and phrases
adunque Albizzi alcuna amici andò antipapa armi arti assai assalire Astorre Gianni autorità avendo Bellisario Blois Buondelmonti cacciati cagione Carlo case Castruccio chè chiamato chiesa ciascuno città cittadini consiglio Cosimo costoro Costui deliberarono dicti duca edizione eglino ejus erano favore fece fecero Federigo figliuolo Filippo Filippo Visconti Fiorentini Firenze forze furono fusse fussero genti Ghibellini Giovanni Giovanni Gaddi giudicava gonfaloniere governo Guelfi guerra ingiurie intra Italia l'imperatore l'impresa libera Libro del Principe Longobardi Lucca Machia Machiavelli maggior magistrato mandò medesimo messer Corso messer Rinaldo mille trecento morte Narsete Niccolò Niccolò Machiavelli Niccolò Piccinino nimici nobili nuovo onori ordine palagio papa patria pericolo pertanto pigliare plebe poco dipoi pontefice popolani popolo potenti poteva prese propinquo pubblica quod ragunare regno repubblica rimase Rinaldo degli Albizzi riputazione Romani rono rovina Salvestro scritti seguirono signori tiranno torità Toscana Totila trova tumulti uomini Uzano veduto venire virtù zione zuffa
Popular passages
Page xxxvii - ... io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro, e domandare della ragione delle loro azioni: e quelli per loro umanità mi rispondono. e non sento per quattro ore di tempo alcuna noia, sdimentico ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la morte, tutto mi trasferisco in loro.
Page 178 - Le gravi e naturali nimicizie , che sono intra gli uomini popolari ei nobili, causate dal volere questi comandare, e quelli non obbidire, sono cagione di tutti i mali che nascono nelle città; perché da questa diversità di umori tutte le altre cose che perturbano le repubbliche prendono il nutrimento loro.
Page xxxviii - ... si mantengono, perché e' si perdono ; e se vi piacque mai alcun mio ghiribizzo, questo non vi dovrebbe dispiacere ; e ad un principe, e massime ad un principe nuovo, dovrebbe essere accetto; però io lo indirizzo alla magnificenza di Giuliano. Filippo Casavecchia l'ha visto; vi potrà ragguagliare della cosa in sé, e de...
Page 214 - ... perché i > fedeli servi sempre sono servi, e gli uomini buoni sempre sono poveri : né mai escono di servitù se non gl...
Page 156 - Signori , dove si lessero al popolo le convenzioni fatte intra la Signoria e lui. E quando si venne leggendo a quella parte dove per un anno se gli dava la signoria, si gridò per il popolo: A VITA. E levandosi messer Francesco Rustichelli, uno de...
Page 153 - ... mai sicurtà alcuna; perché tu non sai donde ha a nascere il male; e chi teme di ogni uomo, non si può mai assicurare di persona. E se pure tenti di farlo, ti aggravi nei pericoli ; perché quelli che rimangono, si accendono più negli odj, e sono più parati alla vendetta.
Page 286 - Amava ognuno, i buoni lodava, e de' cattivi aveva compassione. Non domandò mai onori, ed ebbegli tutti. Non andò mai in palagio, se non chiamato. Amava la pace, e fuggiva la guerra. Alle avversità degli uomini sovveniva, le prosperità aiutava.
Page 154 - Toscana, e se ogni giorno tornassi in questa città trionfante de' nimici nostri ; perché tutta quella gloria non sarebbe sua, ma vostra, ei cittadini non acquisterebbero sudditi, ma conservi, per i quali si vedrebbero nella servitù raggravare. E quando i costumi vostri fussero santi, i modi benigni, i giudicj retti, a farvi amare non basterebbero.
Page xxxvii - ... uomini, dove, da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo, che solum è mio, e che io nacqui per lui...
Page xxvii - Sono questi modi crudelissimi e nimici d'ogni vivere non solamente cristiano ma umano, e debbegli qualunque uomo fuggire, e volere piuttosto vivere privato che re con tanta rovina degli uomini. Nondimeno colui che non vuole pigliare quella prima via del bene, quando si voglia mantenere conviene che entri in questo male.