- dea di sovrannaturale per la filosofia della storia: sua importanza per la gresso. - dosse e della idolatria rinnovata per opera loro. - Confutazione di un filosofare. - La fede sola colloca l'uomo nel suo stato naturale. - Ra- gionevolezza della disciplina cattolica. bile fuori di essa. umana, dell'ingegno. ratore. - - - --- - L'educazione ideale è impossi- Lo scetticismo esclude la vera grandezza, anche Nota prima. Sulle denominazioni moderne dell'Io e del Me Del tempo e delle spazio, secondo il processo ontologico. Passi del Leibniz e del Malebranche sul tempo e sullo spazio Della importanza che la religione dà alla vita temporale." Degli attributi divini ontologicamente considerati . Di alcune dottrine erronee sulla bontà e pravità degli atti Errori di un giornalista francese sull'amor di Dio. Influenza della colpa primitiva in tutte le parti del pensiero 7. 8. 9. ib. Del sincretismo dei falsi culti. Aoma, mito e simbolo zendico » Nei culti barbari l' Idea è esclusa dalla religione, e non dalla ib. 45. 46. Sul valore teologico dei razionalisti tedeschi Il decadimento della filosofia prova la verità del cattolicismo » 415 Convenienze della dottrina pelagiana col sensismo, col psicolo- Dimostrazioni a priori del sovrintelligibile Del sovrintelligibile presso i filosofi eterodossi Attinenze del sovrannaturale col sovrintelligibile Del sovrannaturale iniziale e finale del Cristianesimo Del sovrannaturale transitorio o continuo Su alcuni passi del signor Guizot Definizioni del panteismo date dall'autore. sista l'essenza del panteismo. Sue varie forme. Sua origine psico- quanto non sono sostanze nel senso platonico. La definizione ch' egli dà del fenomeno, esclude ogni sostanzialità nel senso ordinario della pa- rola. 4. Chiama forze e cause il mondo e l'animo umano; dunque le considera come sostanze. L'Autore medesimo esclude questa illazione, e in qual modo. 5. Considera l'animo umano come una forza libera; dunque l'ha per sostanza, La libertà dell'uomo ripugna diametral- mente ai primi principii dell'Autore; o dunque egli si contraddice, come accade spesso ai pantesisti, o il suo indeterminismo è solo apparente. 6.o Egli afferma la necessità della creazione in un senso alieno dal pan- teismo. Provasi che nel sistema dell'Autore la creazione è fenomenica e necessaria; e che quindi Iddio non è libero. Testi numerosi, in cui queste tre sentenze sono espressamente professate dall'Autore. Il quale conferma la nostra chiosa colla sua medesima risposta; imperocchè vo- lendo dimostrare che la creazione non è necessaria, e che Iddio è libero, riesce a conchiudere l'opposto di quello che aveva assunto di provare. Egli esce quindi di quistione, imputa a' suoi avversari degli errori gra- tuiti, e ripete il suo errore, nell'atto stesso di giustificarsene. 7.o Nel- l'affermare la necessità della creazione, egli esclude da Dio la libertà riflessa e non la libertà spontaneu. Si esamina la dottrina dell'Autore su queste due specie di libertà, applicatamente all'animo umano. - La li- bertà divina non è come l'umana; idea che possiam formarcene: l'Autore le confonde insieme. Secondo l'Autore, la libertà umana spontanea e riflessa, non è a necessitate, come parlano le scuole, ma solo a coactione; non è dunque la libertà vera. Provato questo punto con una minuta discussione dei testi, se ne inferisce che l'Autore nega la libertà in Dio e nell'uomo, e introduce un fatalismo universale. dando alcuni testi, in cui l'Autore stabilisce alla panteistica l'universalità CAPITOLO SECONDO Il signor Cousin in alcuni luoghi delle sue opere discorre ambiguament. -- II dogma dell'immortalità dell'anima consta di due punti distinti; l'uno, la Si prova in oltre che, così discorrendo, egli non espone solamente il parere di Platone o di Socrate, ma il proprio. Altri testi che con- fermano la nostra interpretazione. Si conchiude, mostrando che questa dottrina dell'Autore non differisce da quella dei materialisti in effetto, ma CAPITOLO TERZO Il signor Cousin nega l'esistenza della rivelazione nel senso cattolico Che cosa i Cattolici intendano per rivelazione e per ordine sovrannatu- Nessuna di queste due cose si può accordare col panteismo pro- fessato dall'Autore. Il panteismo e il razionalismo teologico sono inse- parabili, Si esaminano i testi dell'Autore, riducendoli sotto vari capi. 1.o l'Autore considera il culto e la religione in genere come opera umana. Si preclude la via ai sutterfugi che l'Autore potrebbe mettere in campo per coonestare la sua asserzione. 2. La sola rivelazione che l'Autore ammette, è quella della ragione. 3. La sola inspiruzione che egli riconosce, è quella della ragione spontanea. L'Autore annulla per tal modo tutta l'importanza ed efficacia del Cristianesimo. 4.o La dot- trina dell'Autore sull'entusiasmo collima allo stesso proposito. - Dai ge- nerali passando ai particolari, l'Autore nega: 5.0 ogni rivelazione imme- diata e speciale; 6.0 i prodigi che accompagnano la rivelazione; 7.o la rivelazione primitiva; 8.9 la rivelazione mosaica ; 9.9 la rivelazione cri stiana. Esame di vari testi dell'Autore sul Cristianesimo. L'Autore trasferì di Germania in Francia il razionalismo teologico. Del Dami- ron e del Jouffroy, discepoli del signor Cousin. Si conchiude colla critica di un passo del signor Jouffroy intorno allo stato della religione CAPITOLO QUARTO Il signor Cousin annulla generalmente i misteri della fede, Nelle cose scientifiche la realtà discorda spesso dall'apparenza. nalismo teologico è specioso in sembianza, assurdo in effetto. I prin- cipii dell'Autore già discorsi lo conducono di necessità a negare i mi- steri cristiani. Esame e critica dei testi, nei quali egli: 1.o subordina la teologia alla filosofia; 2.o considera la religione come un mero com- plesso di simboli e di forme esprimenti verità razionali; 3.o predice ed augura un tempo, in cui, la religione spenta, la filosofia sola regnerà nel mondo. Idea falsa che l'Autore si forma della filosofia, seguendo i principii di Giorgio Hegel. Si mostra l'alleanza della filosofia colla religione e si risolvono i sofismi dell'Autore. Sue dottrine sulla fede; annullano il |