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TAVOLA E SOMMARIO

CAPITOLO QUINTO.

DELLA UNIVERSALITA' SCIENTIFICA DELLA FORMOLA IDEALE.

RTICOLO PR INO. Preambolo.

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La formola razionale dee contenere l'orga-
nismo degli elementi ideali. Per conoscere questa organizzazione, bi-
sogna riscontrare essa formola coll' albero enciclopedico. - L' enciclope-
dia si compone di tre parti, filosofia, fisica e matematica, che corrispon-
dono alle tre membra della formola. Della filosofia in ispecie: si stende
per tutta la formola. — Dell'ontologia, psicologia, logica, etica e mate-
matica; come si connettano coi vari termini di quella.
Tavola rappre-
sentativa dell' albero enciclopedico, conforme all organismo ideale. - Spie-
gazione generica della tavola. Della scienza ideale. Della teologia
rivelata e della filosofia. Principato universale della prima. Maggio-
ranza della seconda sulle altre scienze. Primato dell' ontologia fra le
varie discipline filosofiche; necessario, acciò queste siano in fiore.
Della teologia universale

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ARTICOLO SECONDO. Della matematica. La matematica tiene un luogo mez-
zano tra la filosofia e la fisica. Insufficienza della filosofia moderna,
per dare una teorica soddisfacente del tempo e dello spazio. Dichia-
razione di queste due idee e dell'oggetto loro, mediante la formola
ideale.

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ARTICOLO TERZO. Della logica e della morale. Queste due scienze hanno
ciò di comune che appartengono al termine medio della formola. Della
logica in particolare, e delle varie sue parti. Dell'etica in ispecie.
Dei due cicli creativi, e dei loro riscontri. - Convenienze che corron
fra loro. Della legge morale.
diritto. Dei tre momenti dell' imperativo.
Della pena eterna

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è somministrata dal ciclo creativo

ARTICOLO QUINTO. Dell' estetica. Del sublime e del bello.

L'idea di fine ci

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loro specie, e del modo in cui si connettono colla formola.

raviglioso

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ARTICOLO SESTO. Della politica.

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pag.

Delle varie
Del ma-

La politica moderna deriva dal psicolo-
gismo cartesiano. Quindi i suoi vizi. Gli statisti odierni non hanno
veri principii, perchè mancano della cognizione ideale. - I difetti della
teorica hanno luogo del pari nella pratica. - Del governo rappresenta
tivo. Originato dal Cristianesimo; viziato dall' eresia e dai cattivi fi-
losofi. - Due sistemi di libertà politica: l'uno eterodosso, e l'altro orto-
dosso. Successione storica del sistema ortodosso. La libertà licen-
ziosa e il dispotismo sono due dottrine recenti e sorelle. Gloriose me.
morie della seconda epoca del medio evo. La civiltà moderna dee fon-
darsi su quella dei bassi tempi. Dell' apoftegma del Machiavelli che le
instituzioni si debbono ritirare verso i loro principii. In che senso sia

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nide imperiale.

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vero. - Benefici influssi del Papato nella civiltà delle nazioni. Danni
fatti alla medesima dall' Imperio. Di Cesare, institutore della tiran-
Connessità della licenza e del dispotismo colle dottrine
di Lutero e del Descartes. Della idealità delle nazioni. L'idea è
fonte del diritto. Attinenze del dovere col diritto, e delle varie specie
loro. Della sovranità. - La sovranità assoluta è l'Idea. Della sovra-
Non si trova in separato nel governo o
La società non è d'instituzione umana, ma divina. Cosi
anche il potere sovrano.

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Due doti essenziali di questo potere, intorno
al modo con cui si tramanda e perpetua di generazione in generazione.
Formola della politica. La tramissione della sovranità dee essere
proporzionata alla partecipazione della scienza ideale. Se tutti i citta-
dini possono partecipare ai diritti politici. Assurdità del suffragio uni-
versale.

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La capacità dee accompagnare il potere sovrano; ma non
basta a costituirlo.

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La perfezione della sovranità consiste nell' unione del potere
tradizionale colla sufficienza elettiva. Dei due cicli generativi della po-
litica. Il sovrano non può mai farsi da sè in nessun caso. - Della
distribuzione della sovranità fra i cittadini. - Ogni potere sovrano è di
vino. Nello stato primitivo delle nazioni la sovranità non è mai posse-
duta da uno o pochissimi individui, nè pareggiata fra tutti i cittadini.
Inviolabilità del potere sovrano. — Delle rivoluzioni, e delle contrarivo-
luzioni che cosa si debba intendere sotto questi nomi. La vera rivo-
luzione, essendo l'attentato contro una sovranità legittima, è sempre ille-
cita. La vera contrarivoluzione è onesta, se non è violenta e tumul-
tuaria. Lo stato politico di un popolo dee corrispondere a' suoi ordini
primitivi e anticati. La monarchia è necessaria al dì d'oggi alla li
L'investitura della sovranità in una famiglia è subordi-
nata alla salute pubblica. È inviolabile, come il dominio privato. — If
potere ereditario e la capacità elettiva importano del pari alla civiltà dei
popoli. Delle corti. Conformità della nostra sentenza colla dottrina
cattolica intorno all' inviolabilità del potere sovrano. I fautori della li

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cenza e del dispotismo invertono le due formole politiche corrispondenti
ai due cicli ideali

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ARTICOLO SETTIMO. Epilogo. L'idea divina è la suprema formola enciclo-
pedica. Universalità dell'idea divina. L'ontologismo non è un me-
todo ipotetico, come quello dei psicologisti.
l'alfa e l'omega della scienza.

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Iddio è l'Intelligibile: è
Si termina riandando il primato del-

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rese essoterica la scienza acroamatica degl'Israeliti.

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L'alternativa del-
l'acroamatismo e dell' essoterismo è la sola variazione che si trovi nella
storia dell'Idea rivelata. - Perchè Mosè non abbia insegnata espressa-
mente l'immortalità degli animi umani. — Gli Ebrei non tolsero dagli stra-
nieri la loro angelologia e il dogma della risurrezione. - Del sensismo pro-
prio dei razionalisti. — Falsità del loro metodo nel cercare l'origine delle
idee e delle credenze. Attinenze reciproche della dottrina essoterica.
Differenze che correvano, per questo rispetto, fra gl'Israeliti e i Gentili.
-Del figuralismo ebraico. - Non è un trovato recente degl'Israeliti el-
lenisti. Falso concetto dato dal signor Salvador delle instituzioni mo-
saiche. La formola ideale e il tetragramma erano il nesso della scienza
acroamatica ed essoterica presso gl' Israeliti
pag.

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CAPITOLO SETTIMO

DELL'ALTERAZIONE DELLA FORMOLA IDEALE.

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La barbarie non fu lo stato primitivo degli uomini. La storia delle re-
ligioni non comincia dal sensismo. Per quali cagioni diminuisse, o si
spegnesse presso molti popoli la coltura primitiva. Vicende civili delle
nazioni. Cinque forme successive di stato e di reggimento politico. —
Anomalie storiche nell'effettuazione di esse. Del patriarcato. - Dello
stato castale: sua origine. Del predominio dei sacerdoti: sua legitti-
mità. Genio religioso delle società costituite sotto l'impero ieratico. —
I sacerdoti autori principali della civiltà risorgente. Effetti salutari
della loro influenza nelle colonie antiche e moderne. Il sacerdozio con-
servò le reliquie dell'antica dottrina acroamatica; fondò l'essoterica. — In
che modo la mitologia e la simbolica potessero esser opera della moltitu-
dine. La riforma ieratica dell' acroamatismo produsse la filosofia.
Vari indirizzi della filosofia gentilesca. Riscontri dell'antico e del
nuovo paganesimo. Vari gradi, per cui passò l'alterazione della formola
ideale oscurità, confusione, dimezzamento e disorganazione. — Cagioni
dell'alteramento: predominio del senso e della fantasia; influenza del lin-
guaggio sull'idea, e dell'essoterismo sull'acroamatismo; dispersione dei po-
poli e perdita dell'unità universale. - Del culto dei fetissi. Di un
doppio moto contrario, regressivo e progressivo, delle instituzioni reli-
giose. Esempi. Quattro epoche della cognizione ideale: intuitiva,
immaginativa, sensitiva e astrattiva. Se nel vario e successivo alte-
rarsi della formole si mantengano i suoi tre membri, e come. - Tavola
delle trasformazioni ontologiche della formola ideale, corrispondenti ai
vari stati psicologici dello spirito umano. - Dichiarazione della tavola.
Dell'epoca intuitiva; come l'uomo ne sia caduto. Il mal morale consi-
ste nella negazione del secondo ciclo creativo. - Dei mezzi sovrannatu-
rali per conservare ie stato intuitivo. L'essoterismo fu l'occasione
della perdita di esso. - Dell'epoca immaginativa. - Del naturalismo fanta-
stico e dell'emanatismo, proprii di quest'epoca.
dell'emanatismo. Sua formola.

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e cosmologico. - Dottrina dinamiea

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lità primordiale, e delle dualità successive. Dell' androginismo e delle
- I fautori di questo
idee madri; loro connessione coll' emanatismo.

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Del ciclo re-

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sistema confondono la teogonia colla cosmogonia. Del sincretismo ema-
natistico. Dei due cicli di tal dottrina: l'emanazione.
manativo: sua natura. Corrompe la morale, e introduce il pessimismo.
Delle varie età cosmiche, secondo i miti di molti popoli Gentili.
Come l'ottimismo e il pessimismo si accozzino insieme nel sistema degli
emanatisti. Degli avatari, delle teofanie o logofanie permanenti e succes-
sive, e delle apoteosi. Come il sovrintelligibile si trovi alterato fra que-
ste favole. - Del politeismo; nato dall'emanatismo. Sua indole e sue
varie forme. Tutti i popoli politeisti conservano una reminiscenza della
unità ideale. Dell'idolatria: sua natura. Del panteismo: è una riforma
ieratica dell'emanatismo. Il panteismo scientifico non potè essere il primo
sistema nella via dell'errore. L' emanatismo e il panteismo sono so-
stanzialmente una medesima dottrina, l' uno sotto una forma fantastica e
poetica, l'altro sotto una forma scientifica. Proprietà speciali del pan-
teismo. Universalità del panteismo nel regno dell' errore. Tutti i
falsi sistemi vi si riferiscono. Qual sorta di progresso possa avere
l'errore. Varie forme del panteismo. Della condizione del sacerdo-
zio dopo la rovina dello stato castale. - Dei Misteri, da cui uscì la filo-
sofia laicale. Dell'ateismo. Questo sistema non potè essere anteriore al
secondo periodo della filosofia secolaresca. Si rigetta l'opinione di un
ateismo indico antichissimo. - Del sovrintelligibile. Serbato in parte
dai sacerdoti e perduto affatto da'laici filosofanti, salvochè dalle tre scuole
mezzo ieratiche dell'Italia e della Grecia. Dei tentativi antichi e mo-
derni, per riedificare umanamente il sovrintelligibile.
accennando brevemente il tema del secondo libro

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CAPITOLO OTTAVO

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Il sovrintelligibile e il sovrannaturale sono i due perni
Analisi del primo. Si escludono le false origini che
si possono assegnare al concetto che lo rappresenta. Della sovrintelli-
In che consista la natura speciale di questa facoltà.
genza.
analogia coll'istinto. Del sentimento che l'uomo ha delle sue potenze
non esplicate. Definizione della sovrintelligenza.
negativo del sovrintelligibile nasca da questa facoltà.
sovrintelligibile; adombrata dalla filosofia orientale.
vrintelligibile col numeno di Emanuele Kant; sbaglio del criticismo.
Dei sovrintelligibili naturali. -- Attinenze del sovrintelligibile cogl'intelligi-
bili. Come il sovrintelligibile debba essere riconosciuto e rispettato
dalla filosofia. - Dei sovrintelligibili rivelati. Loro importanza e ar-
monia coi dogmi razionali. I sovrintelligibili della rivelazione hanno
un margine indeterminato. Del sovrannaturale. In che consista, e
sue attinenze colla formola. Connessione del suo concetto colla magia
dei popoli pagani. Varie spezie di sovrannaturale. Necessità dell'i-

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