Studi danteschi, Volume 1Tip. archiv. S. Bernardino edit., 1889 - 1688 pages |
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accenna accusa alcuni Alighieri Anastasio animo Arrigo asserisce asserzioni astrologi avea avesse avrebbe avvenimento BARTOLINI Studi Danteschi bello Benvenuto da Imola Bonifacio VIII canto cardinali Carlo castello Cavalcanti Celestino ch'è chè Chiesa cielo città Clemente codesto colla colonnesi colui commentatori condanna conte Ugolino costui Cristo cronaca Cunizza cuore Dante dice Divina Commedia dovea ebbe Ecco erano Ezzelino famiglia favella fece fede Federico Feltre fiero figlio figura Filippo Filippo Argenti Filippo il Bello fiorentini Firenze Gaetani ghibellini ghieri Giovanni Giovanni Villani guelfi Guido Bonatti Guido Cavalcanti Guido da Montefeltro imperatore imperocchè Indi innanzi intorno l'Alighieri l'anno luogo maraviglia mente monarca Monforte Montefeltro morte nemici nome Novello Palestrina papa Paradiso parole pensiero peraltro Pier delle Vigne Pietro Pisa pisani poeta pontefice poteva Purg ragione santo scienza signore simonia storia terribile tiranno tradimento traditore tratto uomo vedere Veltro venuto versi vescovo Villani Virgilio volge
Popular passages
Page 64 - Facesti come quei che va di notte, Che porta il lume dietro, e se non giova, Ma dopo se fa le persone dotte, Quando dicesti: Secol si rinnuova; 70 Torna giustizia; e primo tempo umano, E progenie discende dal ciel nuova.
Page 293 - Non fu la sposa di Cristo allevata Del sangue mio, di Lin, di quel di Cleto, Per essere ad acquisto d...
Page 392 - Ciò che non muore e ciò che può morire, ** Non è se non splender di quella idea Che partorisce, amando, il nostro Sire...
Page 166 - La tua benignità non pur soccorre a chi domanda, ma molte fiate liberamente al dimandar precorre. In te misericordia, in te pietate, in te magnificenza, in te s'aduna quantunque in creatura è di bontate.
Page 267 - Quegli ch' usurpa in terra il luogo mio, II luogo mio, il luogo mio che vaca Nella presenza del Figliuol di Dio, Fatto ha del cimiterio mio cloaca Del sangue e della puzza, onde 'l perverso Che cadde di quassù laggiù si placa'. Di quel color che per lo sole avverso Nube dipinge da sera e da mane, Vid...
Page 7 - Matto è chi spera che nostra ragione Possa trascorrer la infinita via, Che tiene una sustanzia in tre persone. State contenti, umana gente, al quia; Chè se potuto aveste veder tutto, Mestier non era partorir Maria ; E disiar vedeste senza frutto Tai, che sarebbe lor disio quetato, Ch' eternalmente è dato lor per lutto.
Page 389 - Se così fosse, in voi fora distrutto Libero arbitrio, e non fora giustizia, Per ben, letizia, e per male, aver lutto. Lo cielo i vostri movimenti inizia, Non dico tutti: ma, posto ch...
Page 66 - Or se' tu quel Virgilio, e quella fonte, Che spande di parlar sì largo fiume? Risposi lui con vergognosa fronte. O degli altri poeti onore e lume, Vagliami il lungo studio e il grande amore, Che m' ha fatto cercar lo tuo volume. Tu se...
Page 122 - O Tosco che per la città del foco Vivo ten vai così parlando onesto , Piacciati di restare in questo loco : La tua loquela ti fa manifesto Di quella nobil patria natio Alla qual forse fui troppo molesto. Subitamente questo suono uscio D' una dell' arche ; però m' accostai, Temendo, un poco più al duca mio. Ed ei mi disse: volgiti, che fai? Vedi là Farinata che s' è dritto2; Dalla cintola in su tutto 'l vedrai.
Page 394 - Un corollario voglio che t' ammanti. Sempre natura, se fortuna trova Discorde a sè, come ogni altra semente Fuor di sua region, fa mala prova. E, se il mondo laggiù ponesse mente Al fondamento che natura pone, Seguendo lui, avria buona la gente. Ma voi torcete alla religione Tal che fia nato a cingersi la spada, E fate re di tal ch' è da sermone ; Onde la traccia vostra è fuor di strada.