Studi danteschi ...Tip. archiv. S. Bernardino edit., 1894 |
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... Firenze , e di S. Pietro pel non retto adoperare dei pastori non usciti ancora dal mondo , messa da parte la ragionevolezza del rimprovero per rispetto ( 1 ) Par . I. a ' supposti fatti di che altrove parlammo , significano - 4.
... Firenze , e di S. Pietro pel non retto adoperare dei pastori non usciti ancora dal mondo , messa da parte la ragionevolezza del rimprovero per rispetto ( 1 ) Par . I. a ' supposti fatti di che altrove parlammo , significano - 4.
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... nel 1303 , anno in cui Dante andò a Verona a ( 1 ) L'esilio di Dante . Firenze Lemonnier 1881 . ( 2 ) Con . IV . 16 . ( 3 ) Zagata . Cronaca della città di Verona . chiedere agli Scaligeri qualche aiuto per la sua parte , - 31.
... nel 1303 , anno in cui Dante andò a Verona a ( 1 ) L'esilio di Dante . Firenze Lemonnier 1881 . ( 2 ) Con . IV . 16 . ( 3 ) Zagata . Cronaca della città di Verona . chiedere agli Scaligeri qualche aiuto per la sua parte , - 31.
Page 44
... Firenze » ( 3 ) . II . Il Dionisi ( 4 ) opinò che questa lettera fosse scritta prima del 15 Agosto del 13 20 , tempo nel quale Cangran- de ebbe la rotta presso le mura di Padova . La perdi- ( 1 ) Giuliani , loc . cit . ( 2 ) Papanti ...
... Firenze » ( 3 ) . II . Il Dionisi ( 4 ) opinò che questa lettera fosse scritta prima del 15 Agosto del 13 20 , tempo nel quale Cangran- de ebbe la rotta presso le mura di Padova . La perdi- ( 1 ) Giuliani , loc . cit . ( 2 ) Papanti ...
Page 46
... Firenze é il sospiro di Dante , ma Firenze è anche l ' uggiosa ombra che gli fa uscire dal labbro parole di sdegno . Firenze è il bell ' ovile ov ' esso dormì agnello , il bell ' ovile al quale volgesi il suo desiderio , di che sempre ...
... Firenze é il sospiro di Dante , ma Firenze è anche l ' uggiosa ombra che gli fa uscire dal labbro parole di sdegno . Firenze è il bell ' ovile ov ' esso dormì agnello , il bell ' ovile al quale volgesi il suo desiderio , di che sempre ...
Page 77
... Firenze , il quale aveva in custodia una parte della città , di un cittadino ch'era . stato de ' quattordici buoni uomini nominati dal car dinale Latino come pacieri , e quindi , stabilitosi il go- verno popolare , era stato priore ...
... Firenze , il quale aveva in custodia una parte della città , di un cittadino ch'era . stato de ' quattordici buoni uomini nominati dal car dinale Latino come pacieri , e quindi , stabilitosi il go- verno popolare , era stato priore ...
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accenna Adamo Agostino Alboino alcuni Alighieri amore angeli anime antichi apostoli Aquinate asserisce avea BARTOLINI beati Beatrice bellezza Benedetto Benvenuto da Imola Bernardo Boezio Bosone Cacciaguida canto carità Catalano cavalieri celeste ch'è chè Chiesa cielo colla commentatori cristiana Cristo Dante Dante Alighieri dice Divina Commedia domma donna Ecco empireo famiglia favella fede Federici figlio filosofia Firenze forma Francesco frati Gaudenti ghibellini Giustiniano gloria Gubbio Guido da Montefeltro Guittone Indi innanzi intorno l'Alighieri l'anima l'umanità l'uomo lavoro lettera lode Loderingo luce lume maraviglia Maria mente monaco monastero mondo morte nobile nome notare nuovo opera Ordine osserva padre Paradiso parla parole peraltro Piccarda Pier Damiano Pietro poema poesia poeta pontefice povertà Purgatorio ragione santo Scartazzini scienza secolo Severino Boezio speranza spirito storia Studi Danteschi teologia Tommaso tratto Ubertino da Casale umana uomini uomo vede venne Vergine verità verso Villani virtù volge zione
Popular passages
Page 118 - Lo maggior don, che Dio per sua larghezza Fesse creando, e alla sua bontate Più conformato, e quel ch'ei più apprezza, Fu della volontà la libertate, Di che le creature intelligenti, E tutte e sole, furo e son dotate. Or ti parrà, se tu quinci argomenti, L...
Page 576 - Dove il vocabol suo diventa vano arriva" io forato nella gola, fuggendo a piede e sanguinando il piano. Quivi perdei la vista, e la parola nel nome di Maria finii; e quivi caddi, e rimase la mia carne sola. Io dirò il vero, e tu il ridi' tra i vivi ; l'angel di Dio mi prese, e quel d'inferno gridava: ' O tu del ciel, perché mi privi?
Page 30 - Che notabili fien 1' opere sue. Non se ne sono ancor le genti accorte, Per la novella età; che pur nove anni Son queste ruote intorno di lui torte. Ma pria che il Guasco 1' alto Arrigo inganni, Parran faville della sua virtute In non curar d' argento, né d
Page 490 - C'h' io tocco mo, la mente mi sigilla Più volte 1' evangelica dottrina. Quest' e il principio, quest' è la favilla Che si dilata in fiamma poi vivace, E, come stella in cielo, in me scintilla. Come '1 signor ch' ascolta quel che piace, Da indi abbraccia il servo, gratulando Per la novella, tosto ch...
Page 493 - Nimico ai lupi che gli danno guerra; Con altra voce ornai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò il cappello...
Page 251 - ... al tuo sentir si sterna, ove dinanzi dissi ' U' ben s' impingua ', e là u' dissi ' Non surse il secondo '; e qui è uopo che ben si distingua. La provedenza, che governa il mondo con quel consiglio nel quale ogni aspetto creato è vinto pria che vada al fondo, però ch' andasse ver lo suo -diletto la sposa di colui ch...
Page 602 - Quaggiù, e più a sè l'anima tira, « Parrebbe nube, che, squarciata, tuona, « Comparata al sonar di quella lira, « Onde si coronava il bel zaffiro, « Del quale il Ciel più chiaro s'inzaffira.
Page 617 - Dell' universo insin qui ha vedute Le vite spiritali ad una ad una , Supplica a te per grazia di virtute Tanto che possa con gli occhi levarsi Più alto verso 1
Page 341 - Apri alla verità che viene il petto, E sappi che, sì tosto come al feto...
Page 128 - ... rai Di vita eterna la dolcezza senti , Che non gustata non s'intende mai, Grazioso mi fia se mi contenti Del nome tuo , e della vostra sorte. Ond...