Neque cuiquam mortalium injuriæ suæ parvæ videntur: multi eas gravius æquo habuere; sed alia aliis licentia est P. C. Qui demissi in obscuro vitam agunt, siquid iracundia deliquere, pauci sciunt ; fama atque fortuna eorum pares sunt: qui, magno imperio præditi, in excelso ætatem agunt, eorum facta cunctis mortalibus novere. Ita in maxuma fortuna minima licentia est: neque studere neque odisse, sed minume irasci decet: quæ apud alios iracundia dicitur, ea in imperio superbia atque crudelitas ap-¬ pellatur.

ALLUSTIO, De Bello Catilinario.

Bianca Milesi

L'Autore.

"On' opera che versa sopra astruse quistioni di diritto civile, che tenta di ridurre a calcolo i seutimenti morali, ed ispida si preseuta al lettore per barbare leggi citate a confronto delle moderne legislazioni, non sembra la più idonea per essere dedicata ad una Signora di pochi lustri, che impiega il suo tempo con si ammirato successo nella più bella tra le arti belle, e va cogliendo fiori sulle alte cime di Pindo.

per

e sino

Se non che Ella nell'età più verde, lungi dallo spendere ore wel coltivare l'unico pregio delle donne volgari, la bellezza, rivolse la vivacità dell' ingegno agli studi più sublimi, volle ne' più ardui misteri della filosofia essere iniziata, ne' spinosi calcoli algebrici addestrarsi; quindi l'Italia viaggiando la Germania, colla scorta della più adorabile fra le madri, delibar il fiore de' costumi, delle arti, delle scieuze, farne nella mente prezioso tesoro. Era i frutti di si onorati sudori primeggia la Vita di Saffo, ch' Etla presentò recentemente al Pubblico, e nella quale diede saggio di finissimo gusto, di scelta erudizione e di giudizio perspicacissimo; senza per altro ch' io voglia torre ai dotti la persuasione

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