Conferenze dantesche..., Volume 2

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Popular passages

Page 271 - Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro, e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Page 227 - Tuttavia, dopo alquanto tempo, la mia mente, che s' argomentava di sanare, provvide (poichè nè il mio, nè l'altrui consolare valea) ritornare al modo che alcuno sconsolato avea tenuto a consolarsi. E misimi a leggere quello non conosciuto da molti libro di Boezio, nel quale, cattivo e discacciato, consolato s'avea. E udendo ancora che Tullio scritto avea un altro libro, nel quale trattando...
Page 236 - E non è molto numero d'anni passati, che apparirono prima questi poeti volgari; che dire per rima in volgare tanto è, quanto dire per versi in latino, secondo alcuna proporzione.
Page xxiv - Avete il vecchio e il nuovo Testamento, E il pastor della Chiesa che vi guida: Questo vi basti a vostro salvamento.
Page 310 - Memoria o uso ali' amoroso canto, Che mi solea quetar tutte mie vogliei Di ciò ti piaccia .consolare alquanto L'anima mia, che, con la sua persona Venendo qui, è affannata tanto. Amar, che nella mente mi ragiona, Cominciò egli allor sì dolcemente, Che la dolcezza ancor dentro mi suona. Lo mio maestro, ed io, e quella gente Ch' eran con lui, parevan sì contenti, Come a nessun toccasse altro la mente.
Page 127 - Di' oggimai che la Chiesa di Roma, per confondere in sé due reggimenti, cade nel fango e sé brutta e la soma ». « O Marco mio », diss'io, « bene argomenti; e or discerno perché dal retaggio li figli di Levi furono esenti. Ma qual Gherardo è quel che tu per saggio di' ch'è rimaso de la gente spenta, in rimprovero del secol selvaggio?
Page 220 - Co' pie ristetti, e con gli occhi passai di là dal fiumicello, per mirare la gran variazion de' freschi mai: e là m'apparve sì com'egli appare subitamente cosa che disvia per maraviglia tutt'altro pensare una donna soletta che si già 40 cantando, ed iscegliendo fior da fiore ond'era pinta tutta la sua via. " Deh, bella donna, ch'ai raggi d'amore ti scaldi, s'io vo...
Page 199 - Lo maggior don che Dio per sua larghezza Fesse creando, e alla sua bontate Più conformato, e quel ch...
Page 179 - Come si volgon per tenera nube Due archi paralleli e concolori, Quando Giunone a sua ancella iube, Nascendo di quel d'entro quel di fuori, A guisa del parlar di quella vaga...
Page 126 - Soli aver, che l'una e l'altra strada Facean vedere, e del mondo, e di Deo.

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