S. Francesco, S. Tommaso e Dante nella civiltà cristiana e le relazioni tra loro

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Tipografia dell'Ancora, 1883 - Christian civilization - 501 pages

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Page 14 - Lo maggior don che Dio per sua larghezza Fesse creando, e alla sua bontate Più conformato, e quel ch' ei più apprezza, Fu della volontà la libertate, Di che le creature intelligenti E tutte e sole furo e son dotate'. Or ti parrà, se tu quinci argomenti, L
Page 108 - Donna, se' tanto grande, e tanto vali, « Che qual vuol grazia, ea Te non ricorre, « Sua disianza vuol volar senz'ali. « La tua benignità non pur soccorre « A chi dimanda, ma molte fiate « Liberamente al dimandar precorre. « In Te misericordia, in Te pietate, « In Te magnificenza, in Te s'aduna « Quantunque in creatura è di bontate.
Page 251 - Appresso a questo Sonetto apparve a me una mirabil visione, nella quale vidi cose, che mi fecero proporre di non dir più di questa benedetta, infintantochè io non potessi più degnamente trattare di lei. E di venire a ciò io studio quanto posso, sì com
Page 193 - O insensata cura de' mortali Quanto son difettivi sillogismi Quei, che ti fanno in basso batter l' ali ! Chi dietro a jura, e chi ad aforismi Sen' giva, e chi seguendo sacerdozio, E chi regnar per forza, e per sofismi : E chi rubare, e chi civil negozio, Chi nel diletto della carne involto, S...
Page 251 - Benedetta, infino a tanto che io non potessi più degnamente trattare di lei. E di venire a ciò io studio quanto posso, sì com'ella sa veracemente. Sicchè, se piacere sarà di Colui per cui tutte le cose vivono, che la mia vita per alquanti anni perseveri, spero di dire di lei quello che mai non fu detto di alcuna. E poi piaccia a Colui ch'è Sire della cortesia, che la mia anima se ne possa gire a vedere la gloria della sua donna, cioè di quella benedetta Beatrice, che gloriosamente mira nella...
Page 57 - Se così fosse, in voi fora distrutto Libero arbitrio, e non fora giustizia, Per ben, letizia, e per male, aver lutto. 73. Lo ciclo i vostri movimenti inizia, Non dico tutti: ma, posto eh' io il dica, Lume v' è dato a bene ed a malizia, 76.
Page 317 - Io aveva una corda intorno cinta , E con essa pensai alcuna volta Prender la lonza alla pelle dipinta. Poscia che l' ebbi tutta da me sciolta , Sì come 'l Duca m' avea comandato , Porsila a lui aggroppata e ravvolta; Ond...
Page 305 - L'un fu tutto serafico in ardore; l'altro per sapienza in terra fue di cherubica luce uno splendore. Dell' un dirò, però che d'amendue 40 si dice l'un pregiando, quale uom prende, perch'ad un fine fuor l'opere sue.
Page 270 - Ogni lingua non è che immagine della mente, la quale manifesta i suoi concetti per la via della parola. Ove grande è la mente che concepisce, è mestieri che grandi pure siano le parole, che è quanto dire i segni delle idee già suscitate: ed ove le parole esistenti sian povere ed ineguali al concetto, allora la mente le crea di suo pieno diritto, e le applica al pensiero già partorito.
Page 252 - Tu se' solo colui da cui io tolsi Lo bello stile, che m'ha fatto onore. Vedi la bestia2, per cui io mi volsi : Aiutami da lei, famoso Saggio, Ch...

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