Pigmalion, ou la statue animée. L'optique des moeurs, oppose'e a l'optique des couleurs

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Nel 1741, in un periodo cruciale per l'evoluzione dell'Illuminismo francese, André-François Deslandes, intellettuale di spicco e autore dell'Histoire critique de la philosophie, uscita nel 1737, pubblicò, anonimo, un breve conte philosophique intitolato Pigmalion, ou la Statue animée. L'opera, che fu quasi subito condannata al rogo dal Parlamento di Digione, venne ristampata varie volte nel giro di pochi anni, ma fu poi a lungo dimenticata sino alla riscoperta novecentesca dovuta a Rolff Geissler e Jean Macary. Nel Pigmalion Deslandes, recuperando ed adattando ai tempi il mito ovidiano dello scultore che si innamora della sua statua, sviluppa ed interseca in modo molto raffinato una serie di tematiche essenziali nella storia della filosofia e della cultura del Settecento: dal recupero delle tesi di Locke alla discussione dello spinozismo; dall'importanza dell'atomismo alla negazione dell'immortalità dell'anima, sino a giungere, sempre attraverso l'uso sapiente e sincretico di tematiche fortemente libertine, come l'esaltazione del piacere fisico e dell'eros, ad una critica frontale e feroce alla morale corrente, alle istituzioni ecclesiastiche e al matrimonio. Nella seconda edizione del 1742, Deslandes fece seguire al Pigmalion un ulteriore racconto breve: L'Optique des moeurs, oppose'e à l'optique des couleurs.
 

Contents

Saggio introduttivo Materialismo tradizioni filosofiche
7
Nota biobibliografica di A F Deslandes
103
Pigmalione o la statua animata
125
Loptique des moeurs opposee à loptique des couleurs
139
Bibliografia
155
Copyright

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