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PRESSO LA Societa' degli Editori degli Annali UniverSALI

DELLE SCIENZE, E DELL' INDUSTRIA

Nella Galleria Decristoforis

1834.

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Xunoch Oniversochi

di Statistica, eo.

GENNAJO 1834.

Vol. XXXIX. N. 115.

BIBLIOGRAFIA (1)

ECONOMIA PUBBLICA, STORIA E VIAGGI

I.

Saggio Statistico dell' Italia, compilato dal Colonello Conte Luigi Serristori. Vienna 1833, un vol. in-8.° di pag. 196.

Noi abbiamo già nel Volume XXXVI pag. 9 di questi Annali reso conto

di un atlante statistico dell'Italia composto e disegnato dal valente Colonello Serristori. Questo brav' uomo, amantissimo del suo paese e di tutto quanto puote illustrarlo, ha ora pensato di ampliare e migliorare quel suo primo lavoro, riducendolo in forma di comodo libro, per presentarci intorno ad otto Stati italiani una raccolta di documenti statistici atti a farci conoscere il rispettivo loro modo di essere e le loro produzioni interessanti, in relazione al territorio, alla popolazione ed al pubblico regime. Egli non ha sempre potuto, per difetto di notizie, rendere in ogni parte compiuta la sua statistica illustrazione, ma chi non gli sarà su ciò indulgente, quando si pensi alle difficoltà somme che si provano nel raccogliere notizie statistiche, e come queste difficoltà crescono quando

(1) Saranno indicate con asterisco (*) dicontro al titolo dell' Opera quelle produzioni italiane o straniere, che si troveranno degne di una particolare menzione, e sopra le quali si daranno, quando occorrano, gli op* portuni schiarimenti.

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si scrive lontano dal proprio pacse? Una però delle parti di quest' opera in cui l'autore ha cercato di dir ragguagli accertati e positivi, è quella che si riferisce allo stato della pubblica e privata istruzione tanto ecclesiastica che civile, tanto universitaria che ginnasiale ed elementare nei vari Stati d'Italia. Riguardo all' elementare istruzione noi dobbiamo es• sere grati all'autore di essersi preferibilmente prevalso di alcuni poveri nostri lavori, pubblicati non da guari sopra questo argomento (1). Colla scorta delle risultanze statistiche da noi pubblicate per la Lombardia, e di alcuni confronti da noi stessi istituiti con altri Stati vicini, egli trae argomento di così esprimersi a pag. 26 del suo libro. "Nell'anno 1830 la spesa per l'istruzione elementare di ambi i sessi ascese in Lombardia a quattro milioni e 500 mila lire Austriache, delle quali 1,275,000 crano a carico dei Comuni e 2,550,000 a carico dello Stato. Dal ben inteso ordinamento dell'istruzione elementare nel Regno Lombardo-Veneto risultava che il rapporto degli alunni elementari alla popolazione era nel 1830 per le provincie Lombarde di 1 a 13 e nel 1832 presentava il rapporto di t a 12. Nelle provincie Vencte le scuole elementari erano nell'anno 1824 frequentate da 72,341 individui dei due sessi e mancano notizie più recenti. Ho poi motivo di credere che malgrado l'identità del sistema, la istruzione elementare è molto meno ditfusa nelle provincie Venete che nelle Lombarde. Non temo poi di asserire che tutti gli altri Stati Italiani sono per l'istruzione elementare di gran lunga inferiori alle provincie Lombarde. Può quindi opinarsi che le infime classi in Lombardia sono più avanzate in coltura ed in civiltà di quelle degli altri Stati d'Italia, niuno eccettualo. "

Questa decisa superiorità nella popolare istruzione di Lombardia rispetto agli altri Stati d'Italia è dall'autore confermata parlando della condizione in cui essa si trova nei singoli Stati di cui ei porge statistiche illustrazioni, Cosi parlando del Ducato di Lucca, a pag. 38, ci dicc. « I fanciulli di ambi i sessi che frequentano le Scuole Elementari pubbliche in questo Ducato sono in piccolissimo numero, poichè si trovano colla popolazione nel rapporto di 1 a 55, mentre in Lombardia questo rapporto è dia 12. È quindi a desiderarsi che il numero delle pubbliche

(1) Vedi il quadro statistico indicante i progressi della pubblica istruzione elementare in Lombardia dall'anno 1822 sino al 1830 pubblicato per cura di Giuseppe Sacchi. Milano 1831. Un opuscolo in 8.o ed il Ragguaglio sullo stato dell'istruzione elementare in Lombardia nell'anno 1832, pubblicato nella Gazzetta Privilegiata di Milano 15 settembre 1833 e negli Annali di Statistica fascicolo di agosto 1833, pag. 354.

scuole elementari sia aumentato onde migliorare la condizione morale ed economica delle basse classi nello Stato Lucchese, o Indi discorrendoei del Regno di Piemonte osserva a pag. 61 « che mancano le notizie per fissare il numero delle scuole elementari per i maschi ivi istituite, non meno che quello dei fanciulli che le frequentano, Sino ad oggi non sono state per anco stabilite scuole pubbliche clementari per le fanciulle. Certamente l'istruzione elementare nelle provincie Lombarde é superiore per la sua organizzazione e per più risultati a quella del Regno di Piemonte, comé Intorno allo stato delJo è pure a quella degli altri:Stati d'Italia. » l'elementare istruzione nel Granducato di Toscana l'Autore osserva za pag. 97 del suo libro: « che per i maschi sono stabilite pressoché an ogni Comune delle pubbliche scuole ed in Firenze ve ne sono 9. Nelle città e nei borghi più popolati vi sono anche delle scuole elementari femminili sostenute dallo Stato, dai Comuni o da fondazioni private. In Firenze sono stabilite quattro scuole normali frequentate da più di mille fanciulle; ve ne ha anche una in Siena ed una in Pisa : questi stabilimenti mantenuti dal pubblico erario farono eretti dal Granduca Leopoldo 1. Può però con fondamento opınarsi che l'istruzione elementate per ambi i sessi è molto meno diffusa nel Granducato che nel Regno Lom. bardo Veneto, e che vi è pèrciò meno cultura ed industria nelle classi inferiori della popolazione toscana. — Più avanti discorrendoci intorno al Ducato di Parma e Piacenza ci fa conoscere che a cento ottantanove ammontano in tutto le pubbliche scuole ivi aperte nel 1833 per l'istruzione elementare dei maschi, ed a 5,630 ascendono gli alunni che le frequentano. Le scuole per le fanciulle sono affidate a' Conventi, a' Stabilimenti di pubblica benificenza ed a private istitutrici ed ammontano ja 184, frequentate da 4,056 alunne. Per cai come osserva l'Autore ( pag. 119), " il rapporto del numero dei fancıulli dei due sessi che intervengono nelle scuole elementari sta alla totalità della popolazione come 1 a 47. Tal resultato dà luogo spontaneamente alle seguenti riflessioni, cioè, che nello Stato di Parma l'istruzione elementare è in una situazione poco prospera. Sono ancora mancanti di scuole pubbliche maschili 25 comuni, cioè la quarta parte dello Stato e per l'istruzione elementare femminile non esistono ancora propriamente scuole pubbliche comunali. Il voto d'ogni uomo dabbene non può dunque esser altro che quello che l'organizzazione dell'istruzione elementare per ambi 1 sessi attualmente in vigore nel Regno Lombardo Veneto sia quanto prima naturalizzata nel Ducato di Parma, non meno che negli altri Stati italiani oude migliorare la condizione civile, morale ed onomica delle classi povere. » Intorno allo stato della popolare ́struzione negli Stati Pontifici l'autore ne dice queste brevi parole (pag. 172). » Mancano le notizie su questo ramo d'istruzione :

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