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ANNALI UNIVERSALI

DI

STATISTICA

ECONOMIA PUBBLICA, STORIA, VIAGGI

E COMMERCIO.

VOLUME SETTANTESIMOPRIMO.

Gennajo, Febbrajo e Marzo 1842.

MILANO

PRESSO LA SOCIETA' DEGLI EDITORI DEGLI ANNALI UNIVERSALI DELLE SCIENZE E DELL' INDUSTRIA

Nella Galleria Decristoforis

SOPRA LO SCALONE A SINISTRA

1842.

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Rivista mensile dell' economia politica e degli interessi agri

coli, manifatturieri e commerciali.

Presso Guillaumin, librajo.

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Parigi, 1841-42.

Fra gli scrittori di questa Rivista dovrebbe parere strano il leggere il

nome di Blanqui, prof. d'economia industriale al Conservatorio delle Arti e Mestieri, il quale oltre ai talenti deve la grandissima sua popolarità all'opposizione politica caldamente professata, unito a quello di Ippolito Passy, ex ministro delle Finanze, e rappresentante colle sue opinioni il principio governativo; ma di questi trattati di pace non v'è nulla da far meraviglia nè in Francia, nè altrove; il più strano si è di vedere dottrine scientifiche così disparate associarsi alla compilazione attiva di un giornale; e Villeneuve de Bargemont, lo scrittore delle dottrine religiose e cattoliche trovarsi con Luigi Reybaud autore dell'opera su Fourier, S.t-Simon e Owen;

(1) Saranno indicate con asterisco (*) di rincontro al titolo dell'Opera quelle produzioni italiane e straniere che si troveranno degne di una particolare menzione, e sopra le quali si daranno, quando occorrano, articoli analitici.

e questi con Rossi, dottrinario e professore di diritto costituzionale, il quale non è nè sarà mai riformatore.

Certamente il giornale non si propone di rappresentare un complesso uniforme di teorie economiche, ma la fama dei suoi collaboratori, la loro alta posizione sociale e politica per la quale possono valersi di notizie importanti, finora sconosciute, dimostrano che l'impresa è diretta ad uno scopo maggiore che non sia una meschina idea di speculazione libraria. Il 1.o fascicolo è uscito col dicembre prossimo passato; non essendoci ancora pervenuto non ci è possibile di presentarne un giudizio; però dagli argomenti che vi si trovano annunciati e dagli autori si può rilevare che il fatto adeguerà la promessa. Ecco gli articoli che vi si trovano.

"Introduzione; di Reybaud.

Dei cangiamenti avvenuti nella situazione agricola dal 1800 in poi; di Ippolito Passy.

Su qualche materia delle quali il sistema della concorrenza è stato l'oggetto; di Carlo Dunoyer, Membro dell'Istituto.

Della popolazione della Francia comparata a quella degli altri Stati d'Europa; di Moreau de Jonnés.

Opinione su di un progetto d'ordinanza risguardante l'organizzazione delle macellerie; Or. Say.

Bullettino bibliografico; Cronaca ».

Questo giornale non costa fuori di Francia che 40 lire italiane, quanto il Figaro ed il Pirata riuniti, giornali di teatri, mode, varietà e sciarade.

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D.

Risultati ottenuti nelle Colonie Inglesi dalla emancipa zione dei Negri. Pubblicazioni eseguite per ordine del Ministero della Marina Francese. Finora 2 volumi in 8.° Parigi, 1841.

Il 1.9 volume contiene una serie di documenti estratti dalle tre investigazioni (enquètes) ordinate nel 1831 e 1840 dalla Camera dei Comuni e dei Lordi. Esse riguardano il periodo di noviziato (apprentissage); i risultati del lavoro libero, e vi si tratta di tutto quanto concerne la condizione morale e materiale degli emancipati, dell'influenza dell'emancipazione sulla produzione delle derrate coloniali, dei salarj e delle sovvenzioni in natura accordate ai negri, del valore comparativo delle proprietà oloniali anteriormente e dopo l'abolizione della schiavitù, e dei mezzi atti a supplire all'insufficienza della classe affrancata.

Il 2.o volume poi contiene i rapporti dei diversi agenti francesi man. dati dal Governo sui luoghi per istudiarvi la quistione.

Queste pubblicazioni onorano la Francia. Esse tendono a togliere il pregiudizio popolare nel Nuovo-Mondo, che la razza di colore non appartenga quasi alla classe umana; dimostrano che la vera prosperità delle Colonie non è attaccata all'interesse materiale ed attuale dei bianchi e dei planteurs, giacchè una parte della popolazione che un giorno produceva per altri e che tanto costava a contenere, ora è o promette di diventar capace, morale produttrice per sè stessa e consumatrice. Che importa all'avvenire della Colonia che l'antico padrone vi abbia scapitato; la rovina di una casta, quando vi si sostituisca la potenza di un interesse generale e l'azione morale ed intelligente di tutti, non è rovina del paese, ma rigenerazione.

Un mezzo che indirettamente contribuisce a togliere quest'infame principio della schiavitù è la vigilanza degli Stati europei ad impedire la tratta dei negri. Nel dicembre p. p. le cinque grandi potenze hanno concluso un trattato per il quale si obbligano di usare tutti i modi possibili di repressione, si permettono la visita reciproca dei bastimenti, e stabiliscono come codice penale comune per questo oggetto la legge inglese che punisce il reo colla morte come pirata ed il complice colla deportazione. Ma pur troppo que. gli Stati non sono quelli che più efficacemente possono lavorare a questa santa intrapresa. La Spagna, il Portogallo, il Brasile, l'America sono i più interessati materialmente a mantenere quest' abbominio. Infatti nell'isola di Cuba le maggiori fortune derivano dal commercio dei negri, e il guadagno vi è così certo, che nulla vi si perde allorquando su tre bastimenti carichi di umana mercanzia due andassero a perire. Antiche convenzioni obbligano quei paesi è vero, e commissioni miste si formarano contro simili trafficatori; ma è palese però che vi si fanno processi soltanto per opera di commissarj inglesi, e che gl'intrighi e il denaro sanno mandarli a

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cipj fondamentali della scienza forestale di Enrico Cotta, Consigliere superiore dei boschi in Sassonia; opera tradotta dal tedesco in francese da Giulio Nouguier, custode de' boschi della Corona; Parigi, 1841. Un vol. in 8.° Presso

Bouchard-Stugard.

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L'opinione de'migliori geologi ed il fatto ci dimostrano pur troppo es sere questa nostra parte d'Italia priva del più gran mezzo industriale ed econo

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