La cicala e la formica: romanzo di Corrado Govoni

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Bottega di poesia,, 1925 - 427 pages
 

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Popular passages

Page 426 - La cigale, ayant chanté Tout l'été, Se trouva fort dépourvue Quand la bise fut venue : Pas un seul petit morceau De mouche ou de vermisseau. Elle alla crier famine Chez la fourmi sa voisine, La priant de lui prêter Quelque grain pour subsister Jusqu'à la saison nouvelle. « Je vous paierai, lui dit-elle, Avant Toût, foi d'animal, Intérêt et principal.
Page 426 - ... seul petit morceau De mouche ou de vermisseau. Elle alla crier famine Chez la fourmi sa voisine, La priant de lui prêter Quelques grains pour subsister Jusqu'à la saison nouvelle. — Je vous paierai, lui dit-elle, Avant l'août, foi d'animal, Intérêt et principal. La fourmi n'est pas prêteuse ! C'est là son moindre défaut. Que faisiez-vous au temps chaud ? Dit elle à cette emprunteuse. — Nuit et jour, à tout venant, Je chantais, ne vous déplaise. — Vous chantiez ! j'en suis fort...
Page 48 - Sapeva benissimo che il giorno in cui, per aver cantato spensieratamente come la cicala, cioé per aver amato e goduto la vita con sfrenatezza, secondo la propria inclinazione, dando fondo ad ogni provvista che non si sarebbe più potuta rinnovare sulla soglia dell'inverno; egli sapeva che se si fosse trovato costretto di andar a battere alla porta del fratello o di Aga, gli verrebbe risposto come rispose la .taccagna formica alla divina cicala : « Ah ! voi cantavate notte e giorno nella calda stagione?
Page 252 - ... per lui all'infuori di somministrargli, ogni volta che la disturbava coi suoi pianti nelle di lei faccende e nel sonno, per la durata di dodici mesi contati, quel po' di siero acquoso che le veniva naturalmente nel petto?
Page 410 - ... lo avvolgeva tutto nel suo fluttuare impetuoso, lo fondeva nella sua luce veemente, riempiva e buttava nella stanza, allagava tutta la casa, si rovesciava nel cortile, fondeva e sommergeva il pozzo col suo odore muccoso, umido e bruciante, cambiava tutta la campagna in un mare d'orci, denso, colante, lento, che avvampava tutta la terra e il cielo...
Page 344 - ... formano una specie di croce oscena della voluttà : su quella croce viva di carne, della carne più godibile del corpo della donna, su quella sacrilega e benedetta croce della sensualità io morirei ben volentieri inchiodato con chiodi di baci.
Page 99 - E voi siete bella, bella... Ve lo dico e ve lo torno a dire, anche se non volete... non vi porto mica via nulla... Col dirvi che siete bella, molto bella, bellissima, non rubo poi nulla nemmeno...
Page 48 - ... fatta per essere goduta e adorata, non per venire tenebrosamente rinnegata, e avaramente riposta e risparmiata? Egli non si faceva illusioni sui congiunti. Sapeva benissimo che il giorno in cui, per aver cantato spensieratamente come la cicala...
Page 224 - Io lo trovo un galantuomo : perché mi da l'orina per l'orto e il letame che getto anche nel ristoppio : lui non adopera che il sale (nitrato) per la canepa, la polvere per i medicai (perfosfato) e il fumo (scorie) per gli erbai...
Page 277 - La città dalle mille anime complesse e dai mille volti di frode e d'innocenza, confondendo le luci della terra con le luci del...

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